“Il Mondo in periferia” per l’estate barlettana

Festa interculturale alla casa di riposo

mercoledì 27 agosto 2014 11.01
A cura di Paolo Doronzo
Ancora una volta la ricchezza delle differenze ci ricorda l'importanza dell'accoglienza e della condivisione. Lunedì sera ciò è stato scandito con la festa interetnica "Il Mondo in Periferia", svoltasi presso la casa di riposo "Regina Margherita", nei pressi dei Cappuccini.

La serata, inserita nella programmazione dell'estate barlettana 2014 del Comune di Barletta, è stata organizzata dalla Cooperativa Solidall in collaborazione con l'associazione Home & Homme onlus, che gestisce lo Sportello per l'integrazione socio-sanitaria-culturale degli immigrati del Comune di Barletta, da anni impegnata nel perseguimento di utilità sociale nei settori propri delle fasce svantaggiate, quali: immigrati, rifugiati, senzatetto, diversamente abili. L'assessore alle Politiche culturali Giusy Caroppo ha ricordato che l'iniziativa s'inserisce nel quadro di attività dell'Amministrazione volte a rivitalizzare angoli non proprio centrali della nostra città. La serata ha avuto il pregio di unire due finalità importanti e diverse: conoscere la multi etnicità, e portare gioia e divertimento alle persone più anziane.

Nelle vesti di padrone di casa, è intervenuto il Presidente dell'ASP comunale barlettana, Vito Ruggiero Damato, accogliendo l'iniziativa presentata da Badr Fakhouri, rappresentante dello Sportello immigrati. Presenti anche alcuni assessori e rappresentanti del Consiglio comunale. La serata si è svolta tra cibi tipici di diversi paesi di provenienza, grazie alla fattiva collaborazione delle comunità migranti presenti sul territorio che hanno entusiasticamente accolto l'invito di partecipare a tale iniziativa; balli e divertimento per tutti i presenti; spettacoli di danza del ventre e musiche popolari. Presentata anche l'opera dell'artista Bernardo Bruno "Geo-Mappa Interculturale" di Barletta.

Un momento di convivialità, metafora di quell'integrazione fra culture tanto auspicata, portando tutti alla consapevolezza del "diverso". L'integrazione non deve essere staticità, dove l'altro resta sempre distante e sconosciuto, ma deve esserci dinamicità nei rapporti, curiosità fino ad arrivare alla conoscenza, anche durante l'estate.