Il gruppo di vigilanza I.F.A.E. salva un riccio di terra e diversi uccelli

«Il rinvenimento degli animali avviene di solito in maniera casuale». La nota del rag. Ruggiero Porcelluzzi

venerdì 6 luglio 2012
Continua incessante l'azione del Nucleo di Vigilanza I.F.A.E. di Barletta nel recupero di fauna selvatica ferita o in difficoltà. Nel fine settimana sono stati recuperati due gheppi comuni "Falco tinnunculus", diversi rondoni "Apus apus" e anche un riccio di terra "Erinaceus europaeus", salvato miracolosamente da una squadra di Vigili del Fuoco di Barletta impegnata nello spegnimento di un incendio di sterpaglie.

Il Rag. Porcelluzzi Ruggiero, Responsabile del Nucleo di Vigilanza I.F.A.E. in qualità di Vice Capo dichiara: "In questo periodo il nostro lavoro di volontari nella tutela della fauna aumenta esponenzialmente visto ci vengono consegnati molti più animali rispetto a quelli che arrivano negli altri periodi dell'anno. Questo è dovuto al fatto che agli animali che normalmente vengono feriti o si feriscono, si aggiungono i piccoli che cadono dai nidi e i giovani che si imbattono in disavventure a contatto con un mondo sempre più antropizzato".

In virtù di quanto su detto, il Porcelluzzi evidenzia "Il rinvenimento degli animali avviene di solito in maniera casuale, ad opera di privati che lo segnalano alle forze dell'ordine, agli Uffici Veterinari dell'A.S.L. BAT o direttamente alla ns. associazione". "Si attiva quindi immediatamente una filiera di recupero del soggetto, che viene trasferito, nel minor tempo possibile e spesso con grandi difficoltà al Centro Regionale di Recupero A.R.E.F. di Bitetto (BA)", così come previsto dall'ART. 8 "Soccorso e detenzione di fauna selvatica in difficoltà" che recita quanto segue: "Chiunque rinvenga uccelli o mammiferi appartenenti alla fauna selvatica, in difficoltà o feriti, è tenuto a darne avviso, nel più breve tempo possibile, al Comune o Provincia territorialmente competenti o altre autorità responsabili, individuate dagli Enti medesimi, i quali provvederanno al successivo invio degli stessi al Centro di prima accoglienza di fauna selvatica in difficoltà ai sensi dell'art.8 della L.R. 27/98".