Il giuramento del Cardinale Monterisi in Conclave

Alle 19.41, la prima fumata è nera. Dalle 17.30, i cardinali sono chiusi nella Cappella Sistina

martedì 12 marzo 2013 19.30
A cura di Edoardo Centonze
Come era atteso, la prima fumata del conclave è nera. Alle 19.41, fumo denso di colore nero è fuoriuscito dal comignolo fissato sul tetto della Cappella Sistina. Dopo l'esito del primo scutinio, i cardinali elettori resteranno ancora nella Cappella Sistina, per la recita dei Vespri, prima di fare ritorno nella Casa Santa Marta, dove sono alloggiati. Nella giornata di domani, il calendario prevede quattro scrutini, due la mattina, due nel pomeriggio. Due le possibili fumate: una alle 12, l'altra alle 19.

Il Conclave è cominciato oggi, alle 16.30, con i cardinali che, partiti in processione dalla Cappella Paolina, sono giunti nella Cappella Sistina. Dopo aver preso posto, il decano Cardinale Giovanni Battista Re e tutti i cardinali elettori hanno pronunciato insieme il seguente giuramento, così come previsto dalla Costituzione Apostolica "Universi Dominici Gregis", promulgata da Papa Giovanni Paolo II nel 1996:

«Nos omnes et singuli in hac electione Summi Pontificis versantes Cardinales electores promittimus, vovemus et iuramus inviolate et ad unguem Nos esse fideliter et diligenter observaturos omnia quae continentur in Constitutione Apostolica Summi Pontificis Ioannis Pauli II, quae a verbis "Universi Dominici Gregis" incipit, data die XXII mensis Februarii anno MCMXCVI. Item promittimus, vovemus et iuramus, quicumque nostrum, Deo sic disponente, Romanus Pontifex erit electus, eum munus Petrinum Pastoris Ecclesiae universae fideliter exsecuturum esse atque spiritualia et temporalia iura libertatemque Sanctae Sedis integre ac strenue asserere atque tueri numquam esse destiturum. Praecipue autem promittimus et iuramus Nos religiosissime et quoad cunctos, sive clericos sive laicos, secretum esse servaturos de iis omnibus, quae ad electionem Romani Pontificis quomodolibet pertinent, et de iis, quae in loco electionis aguntur, scrutinium directe vel indirecte respicientibus; neque idem secretum quoquo modo violaturos sive perdurante novi Pontificis electione, sive etiam post, nisi expressa facultas ab eodem Pontifice tributa sit, itemque nulli consensioni, dissensioni, aliique cuilibet intercessioni, quibus auctoritates saeculares cuiuslibet ordinis et gradus, vel quivis hominum coetus vel personae singulae voluerint sese Pontificis electioni immiscere, auxilium vel favorem praestaturos».

«Noi tutti e singoli Cardinali elettori presenti in questa elezione del Sommo Pontefice promettiamo, ci obblighiamo e giuriamo di osservare fedelmente e scrupolosamente tutte le prescrizioni contenute nella Costituzione apostolica del Sommo Pontefice Giovanni Paolo II,Universi Dominici Gregis, emanata il 22 febbraio 1996. Parimenti, promettiamo, ci obblighiamo e giuriamo che chiunque di noi, per divina disposizione, sia eletto Romano Pontefice, si impegnerà a svolgere fedelmente il munus Petrinum di Pastore della Chiesa universale e non mancherà di affermare e difendere strenuamente i diritti spirituali e temporali, nonché la libertà della Santa Sede. Soprattutto, promettiamo e giuriamo di osservare con la massima fedeltà e con tutti, sia chierici che laici, il segreto su tutto ciò che in qualsiasi modo riguarda l'elezione del Romano Pontefice e su ciò che avviene nel luogo dell'elezione, concernente direttamente o indirettamente lo scrutinio; di non violare in alcun modo questo segreto sia durante sia dopo l'elezione del nuovo Pontefice, a meno che non ne sia stata concessa esplicita autorizzazione dallo stesso Pontefice; di non prestare mai appoggio o favore a qualsiasi interferenza, opposizione o altra qualsiasi forma di intervento con cui autorità secolari di qualunque ordine e grado, o qualunque gruppo di persone o singoli volessero ingerirsi nell'elezione del Romano Pontefice».

Tutti i cardinali elettori, uno alla volta, hanno poi completato il giuramento davanti all'Evangelario, il libro che comprende i quattro Vangeli, sul quale hanno posto la loro mano destra. Tra loro anche il Cardinale Francesco Monterisi (nelle foto in allegato, relative ad immagini della diretta tv della Rai), che ha pronunciato la seguente formula di rito:

«Et ego Francesco Cardinalis Monterisi spondeo, voveo ac iuro.
Sic me Deus adiuvet et haec Sancta Dei Evangelia, quae manu mea tango».

«Ed io Francesco Cardinale Monterisi prometto, mi obbligo e giuro.
Così Dio mi aiuti e questi Santi Evangeli che tocco con la mia mano. »

Intorno alle 17.30, il Maestro delle Celebrazioni liturgiche, mons. Guido Marini, ha pronunciato il celebre «Extra omnes!». Dopo l'uscita di tutti i presenti, non coinvolti nell'elezione (prelati, collaboratori, fotografi, etc.), il portone della Cappella Sistina è stato chiuso, e il Conclave ha avuto inizio.
Il Cardinale Monterisi in Conclave © Edoardo Centonze
Il Cardinale Monterisi in Conclave © Edoardo Centonze
Il Cardinale Monterisi in Conclave © Edoardo Centonze
Il Cardinale Monterisi in Conclave © Edoardo Centonze
Il Cardinale Monterisi in Conclave © Edoardo Centonze
Il Cardinale Monterisi in Conclave © Edoardo Centonze
Le foto si riferiscono ad immagini della diretta tv della Rai