Il Comitato Operazione ARIA Pulita chiede il ripristino della centralina

"Si collabori con altre associazioni ambientaliste"

venerdì 29 maggio 2015
Il Comitato Operazione ARIA Pulita BAT (pagina FB) ieri si è riunito per concordare lo sviluppo delle azioni da intraprendere nel futuro, in merito alla questione ambientale di Barletta e della Provincia di cui fa parte e ci scrive il presidente, avv. Michele Cianci. "I vari partecipanti, durante la discussione, hanno fatto presente la situazione complessiva, ambientale e socio sanitaria, del territorio barlettano che vede la presenza di più siti industriali (Buzzi Unicem, Timac Agro, Dalena Ecologica, sansificio Olearia Desantis) e altri più piccoli, oltre alla presenza di varie discariche sia dismesse sia in funzione, tra cui l'impianto di smaltimento rifiuti industriali non pericolosi, sito in San Procopio, di proprietà dell'Ecologica Spa.

A tutto ciò fa da completamento l'inquinamento derivante dal traffico automobilistico che non è assolutamente coordinato neppure nel centrostorico. Il Comitato, preso atto di tutte queste criticità, si è prefissato come inizio la ricerca di collaborazione e scambio con tutte le forze ambientaliste, associazioni e individualità professionali, non solo di Barletta ma dell'intera provincia Bat per fare un percorso comune finalizzato al miglioramento della qualità ambientale, considerato anche il grande impegno pregresso di alcune di loro, come Legambiente, Exit Redazione e molte altre. Si è convenuto anche di chiedere all'Amministrazione comunale di Barletta e all'Arpa Puglia il ritorno della Centralina mobile di rilevazione della qualità dell'aria (di proprietà del Comune di Barletta ma gestito da ARPA Puglia in virtù di una convenzione stipulata tra i due Enti) dato che l'unica in funzione nel territorio è insufficiente sia per i rilevatori di sostanze presenti sia per la grandezza del territorio e sia per le criticità ambientali sin qui elencate. inoltre, chiediamo che il suo futuro posizionamento tenga in primario ordine il Modello diffusionale (studio basato sulla modellistica diffusionale utilizzando come base i venti prevalenti) stilato da uno dei seguenti enti: ARPA, CNR o ENEA e che la centralina sia fornita dei filtri necessari ai rilevamenti richiesti.

Infine, alla medesima Amministrazione comunale e provinciale - conclude Cianci - nonché alla ASL, il Comitato chiederà ufficialmente degli incontri per essere edotto sui loro sviluppi in ambito ambientale su tali criticità e il loro lavoro di tutela del cittadino. Da ultimo ma non per ultimo affinché non ricada nuovamente tutto nell'oblio più profondo saranno richiesti gli aggiornamenti sul loro operato riguardo la bonifica del sottosuolo della Timac, gravemente contaminato".