I consumatori: «Contrari alla morte del piccolo commercio»

Le associazioni del settore rispondono alla malainformazione. «Dare notizia della nostra netta e chiara posizione»

lunedì 9 gennaio 2012
«Continuiamo a leggere sulla stampa che la posizione delle Associazioni dei Consumatori sarebbe favorevole alla liberalizzazione totale degli orari e delle aperture festive dei negozi così come leggiamo altrettante giuste e legittime prese di posizione da parte dei piccoli commercianti i quali si dicono preoccupati per il loro futuro e per quello delle loro famiglie». Netta e decisa la presa di posizione per le associazioni del settore, sempre più agli onori delle cronache in questi ultimi tempi "dipinti" dalla crisi in atto. Precisazioni puntuali dunque, per indicare la linea da seguire: «Se da un lato anche noi siamo favorevoli a maggiori forme di flessibilità, che però devono andare di pari passo con una maggiore redditività delle piccole aziende, dall'altro dobbiamo sottolineare che se questa liberalizzazione selvaggia deve portare, come conseguenza, alla chiusura dei tanti piccoli negozi che offrono ai consumatori, specie a quelli più anziani, un servizio insostituibile nei centri urbani, allora non ci stiamo e prendiamo nettamente le distanze da prese di posizioni che non sono generalizzabili e che contestiamo apertamente».

«Invitiamo, quindi, gli organi di stampa a dare informazione circa la nostra netta e chiara posizione perché noi e i consumatori diciamo No alla chiusura di centinaia di migliaia di piccoli negozi a rischio in tutta Italia. Nei prossimi sondaggi non chiedete ai consumatori se vogliono che i negozi restino aperti 24 ore su 24 perché vi risponderanno di si, naturalmente. Chiedete loro, invece, se accettano il rischio che il piccolo negozio sotto casa possa chiudere in seguito alle liberalizzazioni selvagge: VI DIRANNO DI NO».