Giovani e politica, voce ai ragazzi di Barletta

Impressioni e pensieri dopo le ultime elezioni politiche

giovedì 20 ottobre 2022
A cura di Savio Rociola
Lo spazio che viene dato ai giovani nella nostra città non è mai abbastanza, è sempre poco e ridimensionato. Da un po' di tempo alcuni giovani stanno cercando di muovere le acque e far sentire la loro voce organizzando eventi, anche attenti ad organizzarlo in zone della città da rivalutare e rivalorizzare.

Come in altre occasioni abbiamo voluto dar voce ai nostri giovani cittadini, interrogandoli questa volta su temi ancora molto caldi, e che il sabato sera nelle cene tra amici fanno ancora discutere: temi politici.

Le domande prese in considerazione sono state principalmente due: Il primo a risponderci è stato un ragazzo da poco diciottenne, Giovanni, che il 25 settembre, per la prima volta, si è trovato a dover entrare in una cabina elettorale e ci ha detto: «È stata una forte emozione, sentirmi partecipe e responsabile nel mio piccolo, del destino della nostra Nazione, sì, l'ho vissuta proprio così, perché un voto è sempre un qualcosa di importante e fondamentale, che può cambiare le sorti del nostro paese in meglio o in peggio. Purtroppo diversi miei amici non si sono informati come me, ho provato a far leggere loro qualche articolo giornalistico, per far esprimere loro liberamente il voto, ma purtroppo è andata a finire con amici che non andavano a votare oppure che hanno votato quasi a caso».

La seconda ragazza, laureata da qualche giorno, ha voluto rispondere solo alla seconda domanda (sulla prima ha preferito non esprimersi), e ci ha detto: «Lo stiamo vedendo, la solita destra che si fa i dispetti a vicenda, chissà dove andremo. Hanno eletto due persone per la presidenza alla Camere e al Senato, per me molto discutibili, ma d'altro canto rispecchiano i voleri e i pensieri della destra, fazione ampiamente votata dal popolo, quindi staremo a vedere, magari verremo sorpresi tutti da un buon governo!». Poi la ragazza ha voluto continuare esprimendo un suo disappunto: «In occasione di questa intervista, vorrei approfittare per sottolineare che - a differenza di alcune città a noi vicine, in particolare la città di Andria - a Barletta non sono stati organizzati eventi a favore della conoscenza dei vari candidati del nostro collegio per il quale avremmo votato, e anche sulle modalità di voto, cosa che ad Andria è anche stata organizzata con più eventi, e sottolineo organizzati da dei gruppi giovanili».

Poi Mario, un ragazzo di 20 anni, ci ha fatto i complimenti, anche solo per aver posto ai giovani delle domande del genere, e ringraziando per aver dato voce ai ragazzi che potrebbero essere parte attiva della città e continua dicendoci: «Ho notato che erano candidati diversi esponenti della nostra città, sono contento per i risultati di tutti, anche se personalmente non sono contento del risultato a livello nazionale, ma quello ha inciso molto. Ma sono fiducioso, vedremo cosa si saprà fare anche se ora in molti si lamentano del risultato e delle persone… a quel punto io mi chiedo, se tutti si lamentano, qualcuno deve pur averli votati! Vorrei solo che l'unico senatore barlettano eletto potesse dar voce e far qualcosa per il nostro territorio e in particolare per la nostra città, senza vedere il colore e orientamento della fazione politica».

I temi espressi dai nostri ragazzi sono stati tanti, dal sollecitare risposte e aiuti dal Governo per tutta la popolazione Italiana, con gli occhi particolarmente puntati anche sulla nostra città, al sottolineare l'importanza del voto libero e consapevole, tanto combattuto dai nostri avi anni addietro. L'Italia attraversa un momento difficile, ma siamo speranzosi: alcuni dei nostri ragazzi barlettani sono fiduciosi di poter vedere qualcosa di diverso e un mondo in cui anche loro possano anche loro aver voce in qualche modo.