Giorno della Memoria, Barletta ricorda e omaggia i deportati

Simbolica accensione della Menorah in Piazza Prefettura

giovedì 28 gennaio 2016
L'emblematico incontro tra gli studenti che hanno attraversato in silenzio le vie della città e quanti hanno partecipato alla cerimonia nella sede della Prefettura della Provincia Barletta Andria Trani ha suggellato il Giorno della Memoria con cui nella nostra città, come in tante altre realtà del paese, si è ricordato l'orrore della Shoah e tutte le vittime delle persecuzioni razziali e del totalitarismo nazi-fascista come memoria di fronte alla minaccia di ogni tempo e luogo.

All'insegna dell'omaggio a chi si oppose alla violenza e all'oppressione, in Prefettura il primo momento è stato dedicato alla consegna ai congiunti di internati o deportati del territorio, da parte del Prefetto Clara Minerva, del sindaco, del Presidente della Provincia e degli altri primi cittadini della Provincia, delle medaglie d'onore assegnate dalla Presidenza della Repubblica. La cerimonia, caratterizzata anche dalla presenza del partigiano Vito Cuonzo e dalle testimonianze degli studenti di diverse scuole cittadine, si è conclusa con la consegna anche delle onorificenze dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana acquisite per particolari benemerenze dai cittadini del nostro territorio verso la nazione. Ai giovani delle nuove generazioni si è rivolta il Prefetto Clara Minerva, per esortarli ad impegnarsi per prevenire comportamenti che potrebbero scivolare verso l'intolleranza, l'indifferenza, l'individualismo e la paura delle differenze. Ecco l'attualità e l'importanza di questa giornata, ha continuato il Prefetto, per trasferire il testimone alle nuove generazioni affinchè la memoria di ciò che è stato ci sproni ad impegnarci per il presente e per il futuro. Questo il compito delle nuove generazioni, ha concluso, che rappresentano la nostra speranza, la speranza del cambiamento.

Giorno della Memoria, in prefettura a Barletta la consegna delle onorificenze.
Dopo i saluti istituzionali, sono state consegnate ai rispettivi familiari le medaglie d'onore alla memoria di Pasquale Cignarale, Potito Giorgio e Francesco Nigro, cittadini di questa provincia deportati ed internati nei lager nazisti. Sono state anche consegnate le distinzioni onorifiche dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana in favore di cittadini che si sono particolarmente distinti nel campo delle lettere, delle arti, dell'economia e nel disimpegno di pubbliche cariche e di attività svolte a fini sociali, filantropici, umanitari, nonché per lunghi e segnalati servizi nelle carriere civili e militari. In particolare sono stati insigniti i signori:
«Il Giorno della Memoria non è solo una data simbolica per ricordare la Shoah, lo sterminio del popolo ebraico, le leggi razziali e le persecuzioni. Il 27 gennaio rappresenta un'occasione per sensibilizzare soprattutto le giovani generazioni ad un'attenta riflessione sulla memoria storica». Così ha dichiarato il Presidente della Provincia di Barletta - Andria - Trani Francesco Spina. «Voglio ringraziare e congratularmi col Prefetto Clara Minerva per aver egregiamente organizzato questa giornata commemorativa - ha aggiunto il Presidente Spina -. Ricordare il 27 gennaio è anche una opportunità per riflettere sulle ragioni che hanno indotto gli Stati a condividere e sottoscrivere i trattati internazionali per la pace, per la cooperazione e la coesione sociale, per riflettere sugli accadimenti che coinvolgono oggi nuovi popoli, altri uomini del nostro tempo. Il lungo e costante lavoro in difesa dei diritti ed a tutela della dignità dell'individuo non deve soccombere di fronte alle nuove barriere ideologiche, religiose ed economiche. E' in questo senso - ha concluso Spina - che la coscienza civica deve trovare nuovi ed ulteriori steccati da abbattere e superare».

Intanto, nella piazzetta antistante si raccoglievano i partecipanti alla marcia silenziosa per le vie principali a cui il Prefetto e i sindaci hanno rivolto un partecipe saluto, prima della simbolica accensione della Menorah, con l'ultima luce sprigionata dalla fiamma affidata a una studentessa. La commemorazione, che ha visto la significativa partecipazione di rappresentanze delle forze dell'ordine, di associazioni, di forze politiche sociali, conferma – ha tenuto a sottolineare il sindaco di Barletta Pasquale Cascella – l'attualità dell'impegno contro ogni forma di intolleranza, di violenza e di odio. Di qui l'invito rivolto in particolare ai giovani a «coltivare la memoria di chi ha lottato e si è sacrificato per mantenere vivi i valori di libertà che nella quotidianità sostengono la vita democratica fondata sui principi universali di libertà, di pace e solidarietà».