Giornate del Patrimonio, Canne della Battaglia è un cantiere a cielo aperto

«I lavori termineranno (forse) entro l'estate 2018»

lunedì 26 settembre 2016 11.29
"Incerottata". Così hanno fatto trovare a turisti stranieri e visitatori italiani la cittadella di Canne della Battaglia ieri, domenica 25 settembre, per le Giornate Europee del Patrimonio. Una serie di recinzioni in plastica (quelle usate nei cantieri) color arancione posizionata nei punti strategici e cioè un po' dovunque nell'abitato medievale: lungo tutto il "decumano", la strada principale che dalla porta grande di accesso al nucleo abitato conduce fino alla sommità della collina. Fin dov'è posizionata la celebre colonna commemorativa della storica vittoria di Annibale sull'esercito consolare di Roma, la celebre ed unica al mondo "battaglia di Canne" del 2 agosto 216 avanti Cristo.

«Per la prima volta nella sua storia di monumento simbolo dell'intera area archeologica - denuncia Nino Vinella, presidente del Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia - la colonna più fotografata di Canne della Battaglia è stata recintata di arancione in modo vistoso ed ancor più appariscente per il contrasto col verde ancora intenso dei luoghi circostanti, fra filari di vigneti ed altre colture pregiate. Tutte le foto, da quelle in bianconero anni Trenta fino ai giorni nostri, l'hanno sempre mostrata assolutamente libera nel cielo sulla Valle d'Ofanto. Fin da quel 2 agosto del 1939 quando fu issata dallo scopritore dei Sepolcreti, il noto archeologo prof. Michele Gervasio, nell'anno XVII dell'era fascista come si legge nella incisione scolpita sul suo basamento.

Ma anche la data del 25 settembre 2016 resterà, a suo modo, memorabile: perché fisserà nel tempo le immagini di una cittadella "incerottata", così fotografata a gogò dai turisti proprio in questa paradossale situazione e giusto nella Giornata dedicata dall'Europa a conoscere, promuovere e valorizzare il proprio patrimonio culturale... Ieri mattina, già alle nove, è toccato ad una nutrita comitiva di turisti dalla Repubblica Ceca (circa sessanta) il primato delle foto galeotte. Una mezz'ora più tardi ad un gruppetto di turisti fai-da-te provenienti invece dalla Slovenia per un tour nella Bat. Infine, verso le 10, il programmato giro per visita guidata gratuita offerto dalle associazioni di guide turistiche (in particolare dall'Archeoclub Barletta) a circa una cinquantina di visitatori provenienti da Barletta e dintorni.

Gli scatti saranno tutti contrassegnati, inevitabilmente, dal color arancione delle recinzioni di cantiere, poste a protezione (come si leggeva nell'avviso all'ingresso dell'Antiquarium) delle zone maggiormente a rischio per il pubblico. Ivi compresa quella porzione di muro lungo appunto il decumano che il prof. Taher Ghalia, direttore del Museo del Bardo a Tunisi, aveva già fotografato per conto suo martedì pomeriggio durante la sua visita privata (in compagnia del dott. Victor Rivera Magos, Università della Basilicata, dell'archeologo Campese e del sottoscritto quale presidente del Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia) successiva alla conferenza-stampa della mattina al Castello per la presentazione della corazza sannitica (III secolo avanti Cristo) prestata a Barletta per la mostra "Annibale. Un viaggio" in svolgimento nei suoi suggestivi sotterranei.

Ma perché tutte queste recinzioni, oltremodo visibili anche da fondo valle a chi guarda la collina di Canne della Battaglia dalla provinciale "Salinelle"? Si tratta delle opere propedeutiche all'apertura del cantiere che, già (si dice) a metà settimana sarà ufficialmente e tecnicamente aperto per l'appalto da 1 milione e 400mila euro destinato come finanziamento al completamento del nuovo plesso dell'Antiquarium e quant'altro previsto nel bando di gara che la Direzione regionale dei Beni Culturali aveva indetto mesi fa, e che era scaduto a marzo scorso. Con una fastidiosa "coda" di contenzioso fra le due uniche due imprese partecipanti e che, a quanto pare, si è favorevolmente risolto a beneficio dell'impresa di Altamura, risultata quale unica aggiudicataria delle opere a realizzarsi.

In attesa di ulteriori conferme e dettagli tecnici ed operativi, si è ufficiosamente appreso che il cantiere consentirà comunque un accesso sia pure parziale, sia pure controllato e comunque ben protetto ai visitatori dei prossimi mesi. La riconsegna dei lavori ad opere ultimate era stata inizialmente prevista in capitolato per l'estate 2018. Vedremo come andrà a finire».