Giornata Nazionale del Braille. Autentica rivoluzione sociale

On line i menù degli esercizi pubblici che aderiscono al progetto "Menù in braille"

domenica 21 febbraio 2016
Ricorre il 21 febbraio la Giornata Nazionale del Braille, ricorrenza istituita con la legge n. 126 del 3 agosto 2007, in coincidenza con la Giornata mondiale della difesa dell'identità linguistica promossa dall'Unesco (l'organizzazione delle Nazioni Unite per l'educazione, la scienza e la cultura). «Louis Braille – sottolinea Mario Barbuto, presidente dell'UICI (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti) – è stato autore di un'autentica rivoluzione sociale che ha avuto benèfici e incalcolabili effetti su milioni di persone non vedenti in tutto il mondo, consentendo, non a singole personalità di ciechi, ma a tutti i privi di vista, di avviare il faticoso processo di riscatto morale, civile, sociale e culturale. Inventato a Parigi quasi duecento anni fa, il sistema Braille ha rappresentato e ancora oggi rappresenta per tutti i ciechi nel mondo la vera opportunità per respingere lo spettro dell'analfabetismo e per fruire, al pari degli altri cittadini, dell'istruzione, della cultura, dell'informazione».

Per celebrare la IX Giornata Nazionale del Braille, IN BRAILLE ha pubblicato sul sito www.inbraille.it i menù degli esercenti pubblici che, aderendo al progetto "MENÙ IN BRAILLE", sono dotati di menù accessibili per i clienti con disabilità visiva. «Da oggi – spiega Sabrina Salerno, ideatrice e responsabile del progetto "MENÙ IN BRAILLE" – le persone non vedenti e ipovedenti, collegandosi al sito www.inbraille.it, possono ascoltare i menù prima di recarsi nel locale scelto o, nel locale stesso sia in modalità online, grazie all'uso degli smartphone, sia offline, salvando sul proprio dispositivo i menù accessibili. Il nuovo servizio offerto da IN BRAILLE è frutto di un costante confronto con i destinatari dell'intervento. Fondamentale risulta analizzare i bisogni e valutare per poi attuare le modalità per soddisfarli». I file dei menù forniti dagli esercenti sono adattati alle indicazioni fornite dai non vedenti e dagli ipovedenti che collaborano con noi. Alcuni esempi sono l'assenza di parole abbreviate, la presenza degli ingredienti accanto al nome della portata o della bevanda, la semplificazione della descrizione di vini e birre e la presenza di un indice che permette al disabile visivo di muoversi facilmente all'interno del menù con pagine ovviamente numerate.

"MENÙ IN BRAILLE", progetto sperimentato a Barletta in occasione della stagione turistica 2015, per quella in arrivo 2016 si prepara ad invadere la Puglia grazie ad importanti partnership come quella con i Rotaract zona nord barese Distretto 2120 e Lecce. Interesse è stato mostrato anche da parte di Confcommercio e Confesercenti Puglia. «A breve, ci sarà anche la possibilità di aderire online al progetto "MENÙ IN BRAILLE" tramite un'apposita sezione inserita nel sito www.inbraille.it . Fondamentale risulta adattarsi alle dinamiche del web per promuovere i menù accessibili in tutta Italia – aggiunge Giancarlo Garribba, responsabile web e comunicazione». Grazie a progetti di questo tipo non solo si sensibilizza l'opinione pubblica nei confronti dei non vedenti e degli ipovedenti ma si contribuisce anche ad abbattere le barriere senso percettive di luoghi aperti al pubblico che dovrebbero essere dichiarati inagibili a norma di legge in quanto non garantiscono alle persone con disabilità visiva autonomia e sicurezza tramite l'accesso alle informazioni, come previsto dalla Legge italiana e dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti delle Persone con Disabilità.