Giornata contro la violenza sulle donne, «servono esempi positivi»

Intervengono le referenti di "Se non ora, quando?" Barletta

sabato 25 novembre 2017
«Nella società del "black friday" nessuno sconto per le donne vittime di violenza. Stando al quarto Rapporto Eures sul femminicidio in Italia, sono 3000 le vittime dal 2000 ad oggi e sono 114 le donne vittime di femminicidio nei primi dieci mesi del 2017. Sono dati che gelano il sangue e che dovrebbero porre la dovuta attenzione sul tema e non buttarla in caciara». Scrivono così le referenti di "Se non ora, quando?" Barletta Annabella Corsini e Giuliana Damato.

«Pensiamo all'affaire Weinstein, che da settimane tiene banco, le imputate sono le donne per denuncia differita. Idem accade in Italia quando due ragazze americane si permettono di denunciare due carabinieri di stupro. E poi c'è il dilemma shakespeariano "avance o molestia, questa è la domanda?!" La verità è che una donna vittima di violenza in questa società non si sente né protetta, né accolta ma giudicata. I "se l'è cercata", "poteva dire no", "la gonna era troppo corta" sono le pietre scagliate da uomini e donne contro chi ha avuto il coraggio di parlare. Non importa il tempo che hanno impiegato ad ammettere a loro stesse di aver subito una violenza fisica e/o psicologica, l'importante è compiere quel passo importante e indispensabile per provare a risalire la china e tornare a vivere. Bisognerebbe solo abbracciarle queste sopravvissute e non violarle ancora. Ma, d'altronde, da un paese in cui uomini delle istituzioni -nazionali e locali- offendono colleghe con battute sessiste, che fanno ancora più schifo proprio per il ruolo istituzionale rappresentato da questi omuncoli, cosa possiamo mai aspettarci? È evidente la necessità di promuovere una cultura di genere, non lavandosi la coscienza solo il 25 novembre.

È necessario un lavoro di semina puntuale e certosino, tra le bambine e i bambine di oggi, futuri uomini e donne di domani, dando esempi ed insegnamenti positivi. Questo è il mantra del "Se non ora, quando? - Barletta" e a chi ci dirà, dandoci delle femministe nostalgiche, noi risponderemo scendendo in piazza a Roma per la manifestazione nazionale con un corale perché "le strade libere le fanno le donne che le attraversano"».