«Gesù Cristo è veramente risorto!»

Messaggio dell'arcivescovo Pichierri in occasione della Pasqua. Riflessione sulle parole di san Pietro

domenica 24 aprile 2011
Carissimi, accogliamo l'annuncio dell'Apostolo Pietro:
«Questo Gesù, Dio lo ha risuscitato e noi tutti ne siamo testimoni. Innalzato dunque alla destra di Dio e dopo aver ricevuto dal Padre lo Spirito Santo promesso, lo ha effuso, come voi stessi potete vedere e udire. Davide infatti non salì al cielo; tuttavia egli dice: Disse il Signore al mio Signore;
siedi alla mia destra,
finché io ponga i tuoi nemici
come sgabello dei tuoi piedi.
Sappia dunque con certezza tutta la casa d'Israele che Dio ha costituito Signore e Cristo quel Gesù che voi avete crocifisso».

Atti 2,12-16

La Pasqua 2011 porti in ciascuna famiglia la gioia, la serenità e la pace! E, aprendoci tutti alle migliaia di profughi tunisini e libici, sbarcati a Lampedusa e dirottati nei vari campi di accoglienza, rendiamoci solidali nell'andare incontro alle loro necessità con gesti concreti secondo le modalità che saranno comunicate dalla Caritas nazionale e diocesana, rendendo credibile la nostra testimonianza del Risorto.

Questo augurio lo rende efficace Gesù Risorto, accolto nella mente e nel cuore. Nella mente accogliendo la sua obbedienza al Padre, la dedizione incondizionata nello svolgimento della sua missione di salvezza rivolta a tutto il genere umano. Nel cuore lasciandoci possedere dal suo amore totale pieno e gioioso al Padre e a tutti gli uomini e le donne di ogni tempo, razza, nazionalità.

La nostra vita, rigenerata dallo Spirito Santo, grazie al sangue preziosissimo di Gesù redentore e salvatore del genere umano, deve aprirsi al progetto universale di salvezza nella dimensione del dono e della missione.

Ciascuno di noi si doni agli altri così come Gesù ci comanda: «amatevi gli uni gli altri come io vi ho amato». Quel "come" Gesù ce lo indica con la sua presenza sacrificale e conviviale nell'Eucaristia. Dobbiamo anche noi, come Gesù, farci "pane spezzato" e "sangue versato" per vivere in comunione fraterna sotto di Lui, unico nostro Capo, che ci ha già portato nella gloria del Padre; ed essere in Lui e con Lui nel mondo "luce", "sale", "fermento" di vita nuova.
Con l'augurio di Buona Pasqua, benedico affettuosamente le vostre famiglie, gli ammalati, i sofferenti, i carcerati, quanti si sentono soli ed emarginati, ed in particolare gli immigrati.

Giovan Battista Pichierri
Arcivescovo