Forza Italia, Tupputi risponde a Comitangelo: «Parliamo di fatti e numeri»

La nota della segretaria cittadina di Forza Italia

lunedì 18 agosto 2025 15.18
«Leggo con profondo sconcerto le parole rivolte alla mia persona dal capogruppo Antonio Comitangelo. Non posso non rilevare come, invece di confrontarsi sul merito di una questione così delicata come la tutela ambientale e la valorizzazione dei nostri eventi cittadini, si sia preferito scivolare su un piano personale, tentando di screditare la mia figura e quella di chi ha sempre agito alla luce del sole, nel pieno rispetto del partito e della città. Il collega Antonio Comitangelo sostiene: "La Tupputi non rappresenta gli eletti di Forza Italia"». Così la segretaria cittadina di Forza Italia, Rosa Tupputi.

«Ho l'obbligo di ricordare, qualche dato e circostanza al collega, non tanto per difendere la sottoscritta quanto per tutelare l'entusiasmo e la passione di tanti amici che compongono la comunità azzurra a Barletta. Per ben due volte consecutive, sono stata la consigliera comunale più suffragata di Barletta quasi doppiando il consenso del collega che oggi vuole farmi una lezione di rappresentatività. Da pochi mesi, sono anche segretaria cittadina del partito a Barletta non perché abbia ricevuto la benedizione da parte di qualcuno, ma perché sono stata votata, (io e la squadra del direttivo attuale), dagli iscritti a Forza Italia, ai sensi dello statuto (ART. 43 e 44), voluto dal Presidente Berlusconi prima e dal segretario Tajani dopo. Chiedo quindi al collega: ci sono per caso elettori di serie A e serie B? E quelli che hanno votato la sottoscritta appartengono, ai secondi? O forse c'è qualcuno che non sa accettare la sconfitta? Ad ogni buon conto, proprio perché cerchiamo di essere fedeli interpreti dei valori del Presidente Silvio Berlusconi, che ci ha insegnato a tendere sempre una mano, per l'unità e la coesione, siamo tutti disponibili ad un confronto interno purché viaggi sui binari della lealtà e dello spirito costruttivo. Un dettaglio che non può non essere sottaciuto è che, all'indomani della mia elezione, ho più volte invitato il capogruppo Comitangelo a un incontro diretto per chiarire divergenze, tra l'altro non generate dalla sottoscritta né dal direttivo che rappresento, per trovare soluzioni condivise.Purtroppo non si è mai presentato. Una reticenza inspiegabile che però tende a svanire quando si tratta di scrivere sui giornali, trasformando il confronto che dovrebbe restare interno al partito in un attacco personale mediatico. Forza Italia non è di nessuno ma di tutti purchè ci sia voglia di lavorare per crescere».