Fondo a Canne della Battaglia, convalidato sequestro del Tribunale

Fatto il nome di un funzionario del Comune che avrebbe dato parere favorevole

mercoledì 6 luglio 2016 16.02
Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Trani Francesco Messina ha convalidato il sequestro preventivo del fondo adiacente il sito archeologico di Canne della Battaglia dov'era stato realizzato un vasto impianto per la produzione d'uva. Il terreno dove insiste una vasta rete abusiva a protezione dei tralci fu sequestrato in via d'urgenza il 29 giugno dal sostituto procuratore della Repubblica Antonio Savasta a seguito dell'accertamento della Polizia Municipale di Barletta.

Ai coniugi proprietari del vasto appezzamento sono contestati i reati di danneggiamento al patrimonio archeologico nazionale e violazione del Decreto Legislativo n. 42/2004. Il suolo, infatti, risulta "dichiarato di interesse particolarmente importante" col Decreto del Ministero per i Beni Culturali e Ambientali del 13 aprile 1996, in quanto confinante con l'area archeologica. Perciò sul terreno non si sarebbe potuto allestire l'impianto produttivo per cui si era provveduto ad un "profondo scasso dell'area archeologica, con profonda aratura e posizionamento di struttura reticolare antigrandine". I coniugi-proprietari non avevano alcun permesso ma si son difesi dicendo d'aver richiesto parere scritto al Comune a cui sarebbe seguito il parere verbale di un funzionario, di cui hanno fatto il nome, secondo cui non ci sarebbe stato bisogna di alcuna autorizzazione.