Fondazione Disfida di Barletta, il commento dell'assessore alla Cultura Oronzo Cilli
La nota dopo seduta della VI commissione regionale
giovedì 24 luglio 2025
11.54
«In merito al processo di istituzione della Fondazione "Disfida di Barletta", si ritiene doveroso fornire un chiarimento puntuale a seguito dell'audizione tenutasi presso la VI Commissione del Consiglio regionale della Puglia in data 23 luglio u.s..
Nel corso dei lavori è emerso come la Sezione Sviluppo Innovazione e Reti non abbia proceduto a dare attuazione alla norma, come illustrato dal dirigente Mauro Paolo Bruno. Quest'ultimo ha evidenziato che alcune criticità sono intrinseche alla legge stessa, la quale demanda allo Statuto la definizione della sede e l'individuazione dei componenti fondatori. Altre problematiche, invece, derivano da rilievi formulati dalla Corte dei Conti». Così l'assessore alla Cultura, Oronzo Cilli.
«I rilievi più significativi riguardano la legge istitutiva della Fondazione e, in particolare, il necessario nesso funzionale tra le finalità della Fondazione e quelle dell'Amministrazione regionale, al fine di "scongiurare l'attribuzione di fondi pubblici a soggetti privati in assenza di un effettivo ritorno in termini di servizi o benefici per la collettività". Ulteriore rilievo concerne la quantificazione e l'attribuzione delle somme destinate al fondo di dotazione, con modalità di copertura che risulterebbero in contrasto con il principio sancito dall'art. 81 della Costituzione. È emerso, quindi, che per procedere sarà necessario emendare la norma sotto alcuni aspetti tecnici – come la proroga del termine per l'istituzione, già superato (2024), e la definizione della dotazione finanziaria – ed effettuare un supplemento di attività istruttoria, parallelamente all'individuazione dei soci fondatori. L'Assessore alla Cultura del Comune di Barletta, Oronzo Cilli, presente insieme al Presidente della Commissione consiliare Cultura, Ruggiero Fiorella, ha ricordato che l'Amministrazione comunale è in attesa di ricevere le giuste e formali comunicazioni dalla Regione in quanto fortemente interessata a dar vita alla Fondazione. Ha sottolineato che, già prima dell'approvazione della legge, il Comune aveva avviato un serio percorso condiviso per la redazione dello Statuto e dell'atto costitutivo della Fondazione, su iniziativa comunale, attraverso il lavoro coordinato di quattro Commissioni consiliari, sotto la sollecitazione del Sindaco Cannito. Tale lavoro è stato sospeso proprio a seguito dell'approvazione della legge regionale del febbraio 2024 che ha assegnato l'iniziativa costitutiva alla Regione Puglia, interrompendo di fatto la procedura comunale.
Contrariamente a quanto affermato da alcuni – come emerso anche in VI Commissione e nel comunicato rilasciato dalla stessa – il Comune di Barletta non ha mai ricevuto comunicazioni ufficiali che lo invitino ad aderire, in qualità di socio fondatore, alla costituenda Fondazione. È fondamentale chiarire che la Regione, in quanto promotrice della norma, è anche tenuta a predisporre lo Statuto, a definire le modalità di partecipazione dei soggetti coinvolti e a trasmettere un formale invito all'Amministrazione comunale. Solo a seguito di tali atti potrà avvenire l'adesione ufficiale del Comune. Su richiesta della Presidente della VI Commissione regionale, Grazia Parchitelli, il Comune ha confermato la propria disponibilità a mettere a disposizione le bozze di lavoro già elaborate e a collaborare con spirito costruttivo al percorso di costituzione dell'ente. Contestualmente, la Regione formalizzerà la richiesta di adesione quale socio fondatore.
Resta altresì inteso che l'individuazione del Presidente della Fondazione, trattandosi di un atto riferibile all'Amministrazione comunale, potrà avvenire esclusivamente dopo l'effettiva costituzione della Fondazione e secondo le procedure previste, con il necessario coinvolgimento del Consiglio comunale quale rappresentante della cittadinanza barlettana. La Commissione ha auspicato il riavvio del dialogo tra Regione e Comune, individuando nella stessa Commissione regionale lo strumento per facilitare un confronto istituzionale efficace. A tale auspicio il Comune ha ribadito il proprio impegno e senso di responsabilità. Ora si attendono risposte puntuali da parte della Regione, sia sul piano normativo sia su quello finanziario, al fine di garantire alla città di Barletta una Fondazione operativa e funzionante».
Nel corso dei lavori è emerso come la Sezione Sviluppo Innovazione e Reti non abbia proceduto a dare attuazione alla norma, come illustrato dal dirigente Mauro Paolo Bruno. Quest'ultimo ha evidenziato che alcune criticità sono intrinseche alla legge stessa, la quale demanda allo Statuto la definizione della sede e l'individuazione dei componenti fondatori. Altre problematiche, invece, derivano da rilievi formulati dalla Corte dei Conti». Così l'assessore alla Cultura, Oronzo Cilli.
«I rilievi più significativi riguardano la legge istitutiva della Fondazione e, in particolare, il necessario nesso funzionale tra le finalità della Fondazione e quelle dell'Amministrazione regionale, al fine di "scongiurare l'attribuzione di fondi pubblici a soggetti privati in assenza di un effettivo ritorno in termini di servizi o benefici per la collettività". Ulteriore rilievo concerne la quantificazione e l'attribuzione delle somme destinate al fondo di dotazione, con modalità di copertura che risulterebbero in contrasto con il principio sancito dall'art. 81 della Costituzione. È emerso, quindi, che per procedere sarà necessario emendare la norma sotto alcuni aspetti tecnici – come la proroga del termine per l'istituzione, già superato (2024), e la definizione della dotazione finanziaria – ed effettuare un supplemento di attività istruttoria, parallelamente all'individuazione dei soci fondatori. L'Assessore alla Cultura del Comune di Barletta, Oronzo Cilli, presente insieme al Presidente della Commissione consiliare Cultura, Ruggiero Fiorella, ha ricordato che l'Amministrazione comunale è in attesa di ricevere le giuste e formali comunicazioni dalla Regione in quanto fortemente interessata a dar vita alla Fondazione. Ha sottolineato che, già prima dell'approvazione della legge, il Comune aveva avviato un serio percorso condiviso per la redazione dello Statuto e dell'atto costitutivo della Fondazione, su iniziativa comunale, attraverso il lavoro coordinato di quattro Commissioni consiliari, sotto la sollecitazione del Sindaco Cannito. Tale lavoro è stato sospeso proprio a seguito dell'approvazione della legge regionale del febbraio 2024 che ha assegnato l'iniziativa costitutiva alla Regione Puglia, interrompendo di fatto la procedura comunale.
Contrariamente a quanto affermato da alcuni – come emerso anche in VI Commissione e nel comunicato rilasciato dalla stessa – il Comune di Barletta non ha mai ricevuto comunicazioni ufficiali che lo invitino ad aderire, in qualità di socio fondatore, alla costituenda Fondazione. È fondamentale chiarire che la Regione, in quanto promotrice della norma, è anche tenuta a predisporre lo Statuto, a definire le modalità di partecipazione dei soggetti coinvolti e a trasmettere un formale invito all'Amministrazione comunale. Solo a seguito di tali atti potrà avvenire l'adesione ufficiale del Comune. Su richiesta della Presidente della VI Commissione regionale, Grazia Parchitelli, il Comune ha confermato la propria disponibilità a mettere a disposizione le bozze di lavoro già elaborate e a collaborare con spirito costruttivo al percorso di costituzione dell'ente. Contestualmente, la Regione formalizzerà la richiesta di adesione quale socio fondatore.
Resta altresì inteso che l'individuazione del Presidente della Fondazione, trattandosi di un atto riferibile all'Amministrazione comunale, potrà avvenire esclusivamente dopo l'effettiva costituzione della Fondazione e secondo le procedure previste, con il necessario coinvolgimento del Consiglio comunale quale rappresentante della cittadinanza barlettana. La Commissione ha auspicato il riavvio del dialogo tra Regione e Comune, individuando nella stessa Commissione regionale lo strumento per facilitare un confronto istituzionale efficace. A tale auspicio il Comune ha ribadito il proprio impegno e senso di responsabilità. Ora si attendono risposte puntuali da parte della Regione, sia sul piano normativo sia su quello finanziario, al fine di garantire alla città di Barletta una Fondazione operativa e funzionante».