Extravergine di Puglia a rischio, boom di olio d'oliva dalla Tunisia

Rischio per gli olivicoltori pugliesi

venerdì 11 marzo 2016
"Il via libera anticipato dell'Europarlamento per l'accesso temporaneo supplementare sul mercato europeo di olio d'oliva tunisino a dazio zero, oltre a non aiutare in alcun modo la Tunisia, si ripercuoterà negativamente sulla Puglia, primo produttore italiano di extravergine. Il mercato sarà inondato da 35mila tonnellate extra per il 2016 e altrettante nel 2017, oltre alle 56.700 attuali, che porta il totale degli arrivi "agevolati" annuale oltre quota 90mila tonnellate, praticamente tutto l'import in Italia dal Paese africano. L'importazione riguarderebbe, tra l'altro, tutti i tipi di olio di oliva tunisino per cui non devono essere rispettati i requisiti ambientali e fitosanitari rigidi cui i prodotti europei devono attenersi, immettendo sul mercato italiano prodotto di discutibile qualità e sicurezza alimentare, oltre a creare una evidente quanto sleale e concorrenza".

E' il Presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele, a dichiarare lo stato di agitazione degli olivicoltori pugliesi e a chiedere con forza di dare completa applicazione alle norme già varate con la legge salva olio, la n. 9 del 2013 e di accelerare il percorso del disegno di legge che reca le "nuove norme in materia di reati agroalimentari" elaborato dalla commissione presieduta da Gian Carlo Caselli, magistrato e presidente del comitato scientifico dell'osservatorio sulla criminalità nell'agricoltura e sul sistema agroalimentare.