Eraclio torna a vedere la luce del sole

Finalmente via le impalcature, oggi si tira un bilancio del restauro

martedì 21 aprile 2015
Eraclio torna "libero" e viene restituito alla città in tutta la sua rinnovata bellezza, grazie a un accurato intervento di pulitura e protezione sia della superficie bronzea sia delle saldature con la struttura interna, nel pieno rispetto dell' "età" storica del Colosso di Barletta. Il "bilancio" dei lavori di manutenzione e conservazione della statua, effettuati durante l'arco delle quattro stagioni dell'anno per poterne valutare l'impatto sulla struttura, sarà illustrato in un incontro pubblico oggi, alle 18.00, nel sagrato della chiesa del Santo Sepolcro (corso Vittorio Emanuele) dai curatori, arch. Doriana De Tommasi e prof. ing. Giambattista De Tommasi, dal direttore dei lavori ing. arch. Fabio Mastrofilippo, dai rappresentanti della Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Puglia dott.ssa Annunziata Piccolo, dal restauratore Vito Nicola Iacobellis, e dagli assessori Azzurra Pelle e Giusy Caroppo.

A oltre 30 anni di distanza dal primo restauro (1979-81) che aveva consentito il consolidamento statico, i nuovi lavori hanno permesso non solo di verificare e controllare le condizioni della struttura interna in acciaio che fissa la statua al basamento, ma anche di assumere tutti gli elementi - con rilievi, diagnosi e analisi con le più evolute tecnologie - per definite la "carta di identità" del Colosso. Di straordinario valore si è rivelata la scoperta della presenza, e il conseguente prelievo dall'interno della statua, di campioni delle cosiddette "terre di fusione" che consentiranno ulteriori indagini finalizzate a stabilire l'età e la provenienza del manufatto bronzeo. L'appena compiuto intervento di verifica della statua è da considerarsi l'avvio di una operazione di manutenzione "programmata" della statua e della sua struttura, finalizzata a un monitoraggio sistematico per contrastare processi degenerativi pericolosi per la vita del Colosso. Eraclio torna, così, a costituire un sicuro punto di riferimento per i cittadini e uno straordinario richiamo alla "riscoperta" del più grande patrimonio storico e artistico di Barletta.