Elezioni amministrative: le spese elettorali delle liste

Presentati sabato scorso anche i bilanci preventivi. Obbligatori anche i consuntivi, pena sanzione della Corte dei Conti

venerdì 3 maggio 2013 8.34
A cura di Edoardo Centonze
Sabato scorso, assieme alle liste con i nomi dei candidati consiglieri, sono stati depositati presso l'ufficio elettorale del nostro comune, anche i bilanci preventivi delle spese, che le liste dichiarano di dover sostenere nel corso di questa campagna elettorale. Avevamo già anticipato la questione alcune settimane fa, in un articolo sulle disposizioni di Prefettura e Ministero dell'Interno. Il riferimento normativo è la Legge n. 81 del 25 marzo 1993, che disciplina l'elezione diretta del sindaco e del consiglio comunale.

"Nei comuni con popolazione superiore a 50.000 abitanti - recita il comma 2 dell'articolo 30, della suddetta legge - il deposito delle liste o delle candidature deve comunque essere accompagnato dalla presentazione di un bilancio preventivo di spesa cui le liste ed i candidati intendono vincolarsi. Tale documento deve essere reso pubblico tramite affissione all'albo pretorio del comune. Allo stesso modo deve essere altresì reso pubblico, entro trenta giorni dal termine della campagna elettorale, il rendiconto delle spese dei candidati e delle liste".

Limitazioni in materia sono state introdotte dalla Legge n. 96 del 6 luglio 2012, avente ad oggetto "Norme in materia di riduzione dei contributi pubblici in favore dei partiti e dei movimenti politici, nonché misure per garantire la trasparenza e i controlli dei rendiconti dei medesimi". "Le spese per la campagna elettorale di ciascun partito, movimento o lista che partecipa all'elezione - recita l'articolo 13 della suddetta legge, concernente l'introduzione di limiti massimi delle spese elettorali dei candidati e dei partiti politici per le elezioni comunali - escluse le spese sostenute dai singoli candidati alla carica di sindaco e di consigliere comunale, non possono superare la somma risultante dal prodotto dell'importo di euro 1 per il numero dei cittadini iscritti nelle liste elettorali comunali". In caso poi di mancato deposito dei consuntivi delle spese elettorali, la sezione regionale di controllo della Corte dei conti applicherà una sanzione amministrativa pecuniaria, che va da € 50.000 a € 500.000.

Pubblichiamo di seguito, l'elenco sintetico (in ordine alfabetico per candidato sindaco e per lista) delle spese complessive indicate da ogni lista, nei bilanci preventivi presentati dai loro delegati. I singoli documenti presentati sono consultabili alla pagina del sito istituzionale del Comune di Barletta, dedicata alle elezioni amministrative 2013.

Liste Giovanni Alfarano
Adesso puoi: € 2.500
Il Popolo della Libertà: € 5.000
Alfarano x Barletta: € 2.500
La Puglia prima di tutto: € 2.500
Movimento politico Schittulli: € 3.550
Nuova Generazione: € 3.500
Prima Barletta: € 2.300
Sicuramente Vitobello: € 2.700

Liste Cosimo Cannito
Attiva Barletta: € 2.400
Cannito Sindaco: € 2.400
Partito Socialista Italiano: € 3.000

Liste Pasquale Cascella
Cascella Sindaco + Partito Democratico: € 26.500
Centro Democratico: € 9.000
La Buona Politica: € 2.400
Scelta Civica: € 5.050
Sinistra Unita: € 7.300

Lista Patrizia Corvasce
Movimento 5 Stelle: € 2.400

Lista Michele Rizzi
Partito di Alternativa Comunista: € 800

Liste Giuseppe Tupputi
Riscriviamo Barletta: € 12.000
Unione di Centro: € 12.000