Ecco l’ennesimo stabilimento rom in Viale Einaudi

Una sorpresa infelice denunciata da un residente della zona

mercoledì 3 settembre 2014
La stazione e la lega navale erano luoghi evidentemente troppo in vista per gli extracomunitari che, da mesi, stanno prendendo possesso di alcuni spazi della città di Barletta. L'ultimo appostamento è in Viale Einaudi, su uno spazio interno al marciapiede destro, totalmente occultato dai cespugli dello stesso marciapiede, come ci ha segnalato un nostro lettore.

«Carissima redazione, sono residente in Viale Einaudi (di fronte la Chiesa San Nicola) e voglio segnalare un'incresciosa situazione che da settimane viviamo nel quartiere. Da circa un mese, a ridosso della ferrovia, alcuni extracomunitari si sono impadroniti di uno spazio, dove hanno montato tende e portato ogni sorta di rifiuto. Tuttavia, la situazione peggiore è che questi fanno i loro bisogni fisiologici a "cielo aperto", fregandosene se nei pressi o sui balconi ci sono donne e bambini. Considerando l'avvicinarsi del nuovo anno scolastico e poiché quel marciapiede è frequentato dalle tante mamme che accompagnano i bambini a scuola, spero che vengano presi seri provvedimenti il prima possibile» ci scrive il lettore.

Stabilimento Rom in via Einaudi
Andando a verificare, la situazione è effettivamente incresciosa, anche se con un livello di stabilizzazione più ridotto: infatti, questo nuovo accampamento consta di una tenda e un gazebo, nulla di analogo all'accampamento, ora smantellato, presso la pensilina dello scalo merci della stazione ferroviaria o a quello, adesso non più visibile, della Lega navale. Le condizioni igieniche, però, vanno a ledere la salubrità ambientale, a cui i residenti della zona hanno diritto. Una scarpa, una borsa, un passeggino e tanti escrementi lasciati a decorare i giardini e le stradine del Viale. Rifiuti organici e inorganici - però - non imputabili con certezza alla presenza di questi nostri nuovi concittadini che, come patate bollenti, saltano da una zona all'altra senza un'effettiva soluzione. Le scuole riapriranno tra poco e le strade si ripopoleranno; sapranno le pareti di Barletta riservarci sorprese più felici di un accampamento di nomadi?