«Dopo gli incarichi per la Disfida, ecco l’addetto stampa di Bar.S.A.»

Nessun avviso pubblico per le nomine, l'indignazione dell'opposizione

venerdì 2 ottobre 2015 18.53
«La vicenda tutta interna e familiare di scontro a discapito della città, tra il Partito Democratico e la Giunta comunale, sulla "gestione" della Disfida di Barletta appena passata è ancora accesa, con la Procura della Corte dei Conti che dovrà esprimersi sugli atti che, guarda caso, "alla faccia della trasparenza!" parafrasando il segretario cittadino del PD, spuntano "incarichi ad personam" nella società di servizi ambientali, Barsa S.p.A., oggi al 100% capitalizzata dal Comune». Lo scrivono i capigruppo delle opposizioni in consiglio comunale Dario Damiani, Flavio Basile e Gennaro Cefola.

«Avevamo visto bene quindi quando dichiarammo che la polemica sulla Disfida 2015 sollevata dal PD sugli atti assunti dalla Giunta Cascella senza evidenza pubblica serviva solo a colpire la manifestazione di punta della città di Barletta per questioni meramente "gestionali" e per una direzione artistica non riferibile alla loro collocazione politica. A ben guardare, quella nostra intuizione tanto sbagliata non era: ci riferiamo a un analogo episodio, sul quale tuttavia per ora non si registrano commenti scandalizzati; come già detto si tratta dei recenti incarichi affidati in Bar.S.A. S.p.A., azienda a capitale interamente pubblico, nel settore della Comunicazione, a persone notoriamente legate da rapporti di collaborazione professionale con il Partito Democratico e con i suoi principali esponenti, chiamate oggi a ricoprire un incarico pubblico senza passare attraverso il meccanismo selettivo del bando pubblico. Come mai su questa vicenda l'intero Partito Democratico non ha proferito parola? Nulla da eccepire sui professionisti interessati ma quando saranno in grado il Sindaco, il PD ed i suoi alleati di cambiare il modo di agire in questa città? Se non sei loro vicino, non puoi lavorare? Puntualmente, chi governa la città di Barletta da anni, predica bene ma razzola male! Restiamo in attesa di chiarimenti dai nuovi paladini dell'integrità applicata all'attività amministrativa, per comprendere se sul serio si è intenzionati a spezzare le catene della logica del pagamento delle cambiali elettorali oppure no».