Dopo Barletta, moria di gabbiani anche a Bari e Brindisi

Si delinea l’ipotesi del virus. Non si esclude la causa dell’avvelenamento

sabato 4 settembre 2010 19.19
A cura di Nicola Ricchitelli
Gli operatori dell'Istituto zooprofilattico di Foggia non hanno dubbi. Tra i recenti ritrovamenti di corpi di gabbiani trovati lungo le coste di Bari, Brindisi, Giovinazzo e Torre Quetta e quelli rinvenuti a Barletta e Margherita di Savoia qualche settimana fa ci potrebbe essere un collegamento. Infatti proprio nelle ultime ore, proprio lungo la costa barese tra Brindisi e Bari, sono stati rinvenuti un centinaio di corpi di gabbiani senza vita. I sintomi sono sempre gli stessi, ovvero paralisi flaccida dei tessuti e difficoltà respiratorie.

Al momento sarebbero due le ipotesi su cui stanno lavorando gli operatori del WWF e dell'Istituto zooprofilattico di Foggia, all'opera in queste ore in laboratorio per effettuare le analisi circa i motivi del decesso. Avvelenamento da sostanza tossiche. Solo nelle ultime ore è emersa l'ipotesi virus. I controlli effettuati dall'Asl Bat nelle discariche di Barletta e Trani hanno dato esito negativo circa l'ipotesi dell'avvelenamento. L'azienda sanitaria chiederà quindi alle forze dell'ordine di effettuare un controllo dall'alto con gli elicotteri per scoprire se in zona ci sono discariche abbandonate con rifiuti eventualmente tossici.

E' possibile che a falcidiare i gabbiani sia stato un virus? Poiché questa specie di uccelli, come spiegato dall'Arpa (Agenzia Regionale per l'Ambiente ndr) possiede un sistema di anticorpi efficientissimo, pertanto è possibile che ad ucciderli sia stata una patologia virale molto forte. Tocca agli specialisti dell'Istituto di Foggia scoprire la cause di questa moria e se ci sono pericoli per l'uomo. Il Wwf, invece, nel caso venga avvalorata l'ipotesi della forma virale, teme che la specie dei gabbiani possa essere decimata.