“Domenica di Carta”, il 12 ottobre la mostra “Le carte Esperti: una famiglia nella storia di Barletta”

Personale dell’Archivio e della Biblioteca Comunale guiderà i visitatori alla scoperta delle specificità dell’Archivio della famiglia Esperti

giovedì 9 ottobre 2025
In occasione dell'importante manifestazione nazionale promossa dal Ministero della Cultura "Domenica di Carta" che prevede l'apertura straordinaria di Archivi e Biblioteche, domenica 12 ottobre 2025 sarà possibile visitare questi luoghi che racchiudono un tesoro inestimabile di cultura e di bellezza letteraria. Il filo conduttore scelto dalla Direzione Generale Archivi per il 2025, al fine di diffondere la conoscenza della memoria conservata negli archivi, è "Gli archivi di famiglia".

A spiegare le iniziative previste è Michele Grimaldi, storico e archivista.

L'Archivio di Stato di Barletta Andria Trani - Sede di Barletta, in collaborazione con il Comune di Barletta – Settore Beni e Servizi Culturali, domenica 12 ottobre 2025, presso l'ex convento di San Domenico, sede della Biblioteca Generale Centrale "Community Library", proporrà la mostra "Le carte Esperti: una famiglia nella storia di Barletta".

Personale scientifico dell'Archivio e della Biblioteca Comunale di Barletta guiderà i visitatori alla scoperta delle specificità dell'Archivio della famiglia Esperti a partire dal patrimonio documentario, soffermandosi su particolari casi di studio e illustrando le principali tipologie documentarie e i problemi archivistici e conservativi posti dal materiale.

I documenti esposti in mostra rispondono alla tipica articolazione di un archivio privato familiare. In questo caso le carte si riferiscono a due distinte famiglie, le cui vicende risultano collegate: la Famiglia Cag(g)ian(o)i, che si estinse nel 1780 ed in massima parte ad altri membri della Famiglia Esperti, imparentati con la prima.

Si tratta di un cospicuo numero di carte relative alla genealogia degli Esperti, con documenti inerenti la nobiltà e le parentele dell'ultimo rampollo della famiglia, Giacinto Esperti, prodotti per il riconoscimento della carica di "Cavaliere milite di Giustizia dell'Ordine Gerosolimitano". Vi sono inoltre lettere e documenti afferenti alla sfera "pubblica" e relativi all'attività della "Portulania" di Giorgio Esperti e dei suoi avi Caggiani; lettere private relative alla situazione patrimoniale e familiare indirizzate a mons. Giuseppe Luigi Esperti e al nipote Giorgio Esperti; lettere dell'avvocato Francesco Saverio Esperti al fratello Giorgio e di vari corrispondenti all'avvocato Francesco Saverio Esperti (di questo un fascicolo contiene gli incarichi al Banco di S. Spirito e al Monte Invitti). Infine carte relative all'evento straordinario verificatosi nell'ultimo periodo di attività, vale a dire l'occupazione francese del Regno, che vide Giorgio Esperti, e Giacinto, suo figlio impegnati nell'amministrazione della "Municipalità" e successivamente nei problemi di gestione della "Leva" del comune di Barletta, prima e dopo l'esperienza della "Repubblica napoletana". Inoltre le carte conservate comprendono lettere varie all'Abate Esperti, quelle relative ad un'epidemia di peste verificatasi nell'anno 1763-1764, documenti riguardanti l'Azienda Sali, l'occupazione francese del 1799 che ebbe il suo quartier generale in Barletta, ed altre carte relative alla famiglia Esperti.

La Famiglia Esperti, di origine bergamasca, godette di nobiltà in Conversano, Monopoli, Molfetta: qui il capostipite Petrello Esperti è presente nella numerazione dei fuochi del 1562.

La famiglia si trasferì in Barletta intorno al 1731 quando Giacinto Esperti sposò Rosolea Caggiani, figlia di Francesco Saverio Caggiani, Regio Secreto e Maestro Portolano di Puglia. Il fratello mons. Luigi Esperti fu in rapporti con personalità civili (tra i quali Bernardo Tanucci) ed ecclesiastiche di Napoli e Barletta. Il figlio maggiore di Giacinto Esperti e Rosolea Caggiani, Francesco Saverio Esperti, fu un famoso avvocato in Napoli; il secondogenito Giorgio Esperti ereditò la carica di Regio Secreto e Maestro Portolano di Puglia dallo zio Francesco Saverio Caggiani alla sua morte (1780). La famiglia Esperti fu ascritta alla nobiltà della città di Barletta nel 1763. Giorgio Esperti sposò Rosa Gattola Mondelli di Trani, nel 1777: dal loro matrimonio nacquero dieci figli.

Tra i figli di Giorgio, Giacinto, nato nel 1780 fu "pretendente" alla carica di "Cavaliere milite di Giustizia dell'ordine gerosolimitano", Giovanni fu generale comandante della cavalleria dell'esercito delle due Sicilie. Giorgio Esperti fu sindaco della città di Barletta nel periodo dell'occupazione francese. In questo periodo il palazzo Caggiani-Esperti, fu occupato dal generale Broussier, comandante dalle truppe francesi di stanza in Barletta.

Un altro figlio di Giorgio, Francesco Saverio, fu sindaco di Barletta, nel 1806 e nel 1832. Uno degli ultimi eredi, Camillo, nato nel 1898, notaio, podestà della città di Barletta nel 1930, dispose la donazione di parte delle carte della Famiglia all'Archivio di Stato di Bari: altre carte della famiglia sono attualmente conservate dalla sig.ra Antonietta Fioravante Esperti, tuttora residente in Barletta.

Lo stemma della famiglia è costituito da un cervo rampante su tre monti, riprodotto nella documentazione presentata da Giacinto Esperti "pretendente" alla carica di "Cavaliere milite di Giustizia dell'ordine gerosolimitano" e su una cancellata all'interno della Cattedrale di Barletta.