Divincenzo: «Incubatore all'ex distilleria, serve coinvolgimento territorio»

La riflessione dell’assessore alle politiche dell’innovazione e della competitività

mercoledì 26 novembre 2014
«In relazione ad alcuni recenti interventi di associazioni ambientaliste e imprenditoriali, nonché di rappresentanti politici sull'avviso pubblico per la gestione dell'Incubatore dell'Innovazione e della Creatività, pubblicato all'albo pretorio comunale in data 12/11/14, ritengo doveroso ripercorrere la complessa vicenda del provvedimento. La Regione Puglia, con deliberazione di Giunta n. 2692 del 28.12.2009 approva il Programma Stralcio di interventi di Area Vasta "Vision 2020" comprendente il progetto di "Incubatore dell'ex Distilleria", finanziato attraverso i fondi della linea di intervento 7.1 del PO FESR 2007-2014. Successivamente, con delibera n.98 del 13.5.2010, la giunta comunale approva il progetto preliminare prevedendo nella relazione generale, in conformità alle linee guida approvate dalla Regione, che la struttura dovesse diventare un "luogo di coinvolgimento della comunità locale, spazio per incontri, eventi feste ed esposizioni, crocevia di persone, risorse e contatti per intraprendere e creare, spazio di condivisione e sperimentazione, incubazione di impresa e consulenza, spazio dove si sviluppano e concretizzano le idee, nodo di una rete internazionale di contaminazione creativa". La stessa relazione, inoltre, specificava che la tipologia di Incubatore da realizzare nella nostra città dovesse costituire un "progetto pilota regionale per l'innovazione delle politiche di sviluppo, la cultura della partecipazione e della concertazione, la diffusione della società della conoscenza, la pianificazione strategica ed il marketing territoriale, il governo del territorio e la sostenibilità dello sviluppo, la partnership pubblico-privata e la valorizzazione del patrimonio pubblico locale, lo sviluppo di servizi avanzati per lavoratori, sindacati, imprese, distretti ed associazioni di categoria, professionisti e portatori di interessi, cittadini singoli ed organizzati". Tali obiettivi sono stati tutti condivisi nelle relazioni regionali, svoltesi nel tempo, tra il Partenariato Economico Sociale, il Partenariato Politico Istituzionale e l'Autorità di Gestione Regionale».

«Una volta ottenuto il finanziamento per la realizzazione della struttura, un'altra con delibera di Giunta Comunale, la n. 118 del 26.05.2010, approvava la "bozza di protocollo per la istituzione del tavolo di concertazione per lo sviluppo sostenibile del territorio di Barletta", prevedendo "la creazione di uno spazio attrezzato (Incubatore della ex distilleria) dove le associazioni e le istituzioni possano riflettere insieme sui temi strategici per lo sviluppo sostenibile del territorio". Il protocollo era stato poi sottoscritto il 24/06/10 dall'Amministrazione Comunale , dalle associazioni datoriali del PES CNEL, dagli ordini professionali e dalle organizzazioni sindacali. A questo percorso di individuazione degli obiettivi da raggiungere attraverso l'Incubatore, tutti condivisi – come già detto – con la Regione Puglia, nonché con le associazioni datoriale, gli ordini professionali le organizzazioni sindacali etc, il Comune ha dovuto fare necessariamente riferimento nel determinare, con la delibera di Giunta n. 111 del 22/05/14, l'avvio delle procedure per l'affidamento della gestione dell'Incubatore, affidando all'evidenza pubblica di un apposito avviso, la selezione di un piano di gestione coerente con gli obiettivi stabiliti a suo tempo, vincolanti dello stesso finanziamento dell'opera con indirizzi e obiettivi stabiliti a livello regionale e formalmente recepiti dal Comune di Barletta con atti diversi. L'Ente, pertanto, non ha potuto in alcun modo discostarsi ma, semmai, segnare l'esigenza della massima apertura e del più largo coinvolgimento nelle azioni volte a favorire e sostenere prospettive di ripresa produttiva, economica e sociale della città».