Diviccaro denuncia: «Stagione teatrale bellissima, ma mancano le compagnie barlettane»

La conferenza stampa della consigliera di opposizione

mercoledì 19 ottobre 2022 13.09
A cura di Adriano Antonucci
«La stagione teatrale è bellissima, ma per la prima volta, pur essendo state coinvolte eccellenze del territorio, non è prevista in cartellone la partecipazione di alcuna compagnia barlettana». La denuncia, arriva dalla consigliera comunale di Coalizione Civica ed ex referente dell'associazione cultura e spettacolo di Barletta, Michela Diviccaro. Nel corso di una conferenza stampa nella sale Athenaeum cui hanno preso parte l'altro consigliere di Coalizione Civica Carmine Doronzo ed una serie di operatori del settore, la Diviccaro ha evidenziato quelle che a suo modo sono le maggiori criticità nella gestione del settore cultura.

«All'indomani della mia elezione – ha spiegato la Diviccaro – l'assessore alla cultura Oronzo Cilli ha manifestato la volontà di coinvolgermi nei processi decisionali, anche in virtù delle tante battaglie fatte in passato. Questo però, non è avvenuto. Ho scoperto della conferenza stampa di presentazione della stagione solo dai canali social del comune di Barletta e anche ieri è mancato l'invito alla commissione cultura pur essendo presente il neo-eletto presidente Ruggiero Fiorella. Questo, mi ha aperto gli occhi e fatto capire che, per quanto l'ideale sia che la cultura non abbia bandiere, il fatto che io sia stata eletta nelle file dell'opposizione ha creato delle riserve sul mio coinvolgimento». Oltre al suo mancato coinvolgimento c'è, ancor più grave, quello delle compagnie del territorio: «Abbiamo scoperto, con gioia, che nel cartellone ci sarà una sezione dedicata al teatro comico barlettano che ha una tradizione antichissima e merita di stare finalmente sul palcoscenico del Curci. Ma allora, a maggior ragione – sottolinea la Diviccaro - ci chiediamo come mai non si sia pensato uno spaccato nel quale coinvolgere anche le compagnie professionistiche di Barletta".


La riflessione si è poi spostata sulla figura di Fabio Troiano definito dalla Diviccaro «coordinatore» e non direttore artistico, in quanto il suo nome «non appare su alcuna delibera». Per la consigliera comunale il problema è nel metodo: «Servirebbe un bando – spiega – solo così si potrebbe comprendere perchè Fabio Troiano e non Emilio Solfrizzi o Michele Placido. Mi spiace tra le altre cose, evidenziare che nel suo periodo di permanenza a Barletta il direttore non abbia mai sentito il bisogno di incontrare i tanti colleghi che avrebbero desiderato un confronto».

L'auspicio, infine, è quello che «manifestazioni come l'estate barlettana o la stessa Disfida si possano programmare per tempo ed utilizzando quel regolamento per l'erogazione dei contributi per le attività culturali e di spettacolo approvato nello scorso gennaio grazie alla sinergia tra il commissario Alecci e le associazioni di categoria. Si metterebbero così a tacere tutti questi ingranaggi che, nel loro essere nebulosi, creano il sospetto che ci sia discrezionalità».