Dietro front sui debiti fuori bilancio: saranno tutti in aula il 18 giugno

Contrordine in mattinata. Cascella: «Soluzione ragionevole»

sabato 14 giugno 2014 16.15
A cura di Edoardo Centonze
Contrordine nella conferenza dei capigruppo, riconvocata questa mattina. I debiti fuori bilancio, rinviati martedì scorso, e destinati come deciso ieri ad andare in Consiglio il prossimo 27 giugno, saranno anticipati tutti a mercoledì 18 giugno, alle ore 15, in un Consiglio comunale ad hoc. Un colpo di scena frutto delle tensioni emerse anche ieri, ribadite tra le righe anche dalle parole di oggi di Cascella.

Il sindaco, già nel Consiglio di martedì 10, aveva annunciato le sue dimissioni in caso di una mancata approvazione di quei debiti fuori bilancio nella successiva seduta del 16, quando il Consiglio dovrà approvare il bilancio consuntivo 2013. Richiesta respinta dalla riunione dei capigruppo di ieri, che invece aveva rimandato tutto ad un'assemblea consiliare di fine mese. Situazione che aveva riportato sul tavolo le possibili dimissioni di Cascella. E così oggi, il colpo di scena: tutti i debiti fuori bilancio, non più a fine giugno, ma in un ulteriore Consiglio comunale nella prossima settimana, a due giorni da quello dedicato al bilancio consuntivo 2013.

Segno dell'assoluta sconvenienza per la maggioranza di una lacerazione improvvisa (per ora scampata) che, a meno di un anno dalle elezioni regionali, si sarebbe tramutata in un boomerang politico per il centrosinistra. Tuttavia, non vedendosi nuove lune di miele all'orizzonte, al tira e molla andato avanti per mesi, la città e i cittadini sembrano per ora non poter scampare.
Cascella su Facebook: «Soluzione ragionevole per affrontare seriamente la questione»

«Apprendo - ha scritto Cascella sulla sua pagina Facebook - che numerosi capigruppo si sono fatti promotori di una riunione specifica del Consiglio comunale sui debiti fuori bilancio per il giorno 18. Credo possa essere una soluzione ragionevole per affrontare seriamente e in tutta la sua complessità una questione che - insisto - languisce da tempo, lasciando nell'indeterminatezza significative poste di bilancio e mettendo a repentaglio la stessa credibilità del l'istituzione di fronte ai cittadini. Non posso quindi che auspicare conseguenti assunzioni di responsabilità, a cui continuerò a contribuire consapevolmente».