Diatribe in casa PD, botta e risposta tra Caracciolo e Mennea
Al centro la verifica politica su Sinistra Italiana
martedì 5 aprile 2022
9.59
«Una maggioranza di governo della Regione Puglia che aveva un suo assetto innovativo e inclusivo vive oggi conflitti e polemiche che mai in precedenza si erano verificate. Michele Emiliano ha riconosciuto e valorizzato Sinistra Italiana inserendo in giunta una sua autorevole rappresentante, nonostante non ci sia nessun consigliere di questa forza politica presente nella assemblea legislativa della Puglia». Così si è espresso nei giorni scorsi il consigliere regionale e presidente del gruppo PD Filippo Caracciolo.
«Nonostante questa scelta - afferma Caracciolo - pesanti ed immotivate sono le critiche che giungono dal suo segretario Nico Bavaro nei confronti dello stesso Presidente che ha imposto al Partito Democratico numerosi sacrifici per consentire questa presenza. Non solo, si attacca l'intero consiglio regionale accusandolo di essere una "casa delle libertà" fiancheggiatrice della destra su importanti materie. Tale condotta è inaccettabile e per questa ragione - conclude Caracciolo - il Pd chiede un'immediata verifica di maggioranza a Sinistra Italiana, che deve decidere se sostenere e appoggiare il Presidente Emiliano e la maggioranza, oppure se giocare, a seconda delle partite, copioni diversi».
Non è tardata la replica da parte del consigliere regionale Ruggiero Mennea. «È davvero singolare e fuori luogo – afferma l'esponente barlettano – che il Capogruppo invochi una verifica politica della coalizione di governo regionale con Sinistra Italiana senza averne preventivamente discusso con il Gruppo del PD e senza esservene la necessità in questo momento particolare.
«In realtà, continua il Consigliere Mennea, sembrerebbe un'azione di ritorsione contro la Sinistra per le note vicende che riguardano le prossime elezioni amministrative di Barletta. Al Capogruppo del PD non è consentito utilizzare il proprio ruolo per fare pressioni politiche su un partito per farlo piegare al suo volere. Farebbe bene, pertanto, prima di aggredire un partito della coalizione, a rapportarsi anche con i vari organi commissariali regionali e nazionali perché tali azioni politiche non sono consentite senza una condivisione con i vertici del partito, soprattutto ora visto che il PD pugliese è di fatto commissariato e privo di organi collegiali decisionali regionali».
«Tra l'altro – conclude il Consigliere Mennea – le scelte sulle amministrative del PD Barletta sono sub iudice poiché è stato depositato un ricorso che ha come scopo quello di chiarire il comportamento politico del Circolo PD di Barletta e dell'ex Segretario regionale Lacarra».
«Nonostante questa scelta - afferma Caracciolo - pesanti ed immotivate sono le critiche che giungono dal suo segretario Nico Bavaro nei confronti dello stesso Presidente che ha imposto al Partito Democratico numerosi sacrifici per consentire questa presenza. Non solo, si attacca l'intero consiglio regionale accusandolo di essere una "casa delle libertà" fiancheggiatrice della destra su importanti materie. Tale condotta è inaccettabile e per questa ragione - conclude Caracciolo - il Pd chiede un'immediata verifica di maggioranza a Sinistra Italiana, che deve decidere se sostenere e appoggiare il Presidente Emiliano e la maggioranza, oppure se giocare, a seconda delle partite, copioni diversi».
Non è tardata la replica da parte del consigliere regionale Ruggiero Mennea. «È davvero singolare e fuori luogo – afferma l'esponente barlettano – che il Capogruppo invochi una verifica politica della coalizione di governo regionale con Sinistra Italiana senza averne preventivamente discusso con il Gruppo del PD e senza esservene la necessità in questo momento particolare.
«In realtà, continua il Consigliere Mennea, sembrerebbe un'azione di ritorsione contro la Sinistra per le note vicende che riguardano le prossime elezioni amministrative di Barletta. Al Capogruppo del PD non è consentito utilizzare il proprio ruolo per fare pressioni politiche su un partito per farlo piegare al suo volere. Farebbe bene, pertanto, prima di aggredire un partito della coalizione, a rapportarsi anche con i vari organi commissariali regionali e nazionali perché tali azioni politiche non sono consentite senza una condivisione con i vertici del partito, soprattutto ora visto che il PD pugliese è di fatto commissariato e privo di organi collegiali decisionali regionali».
«Tra l'altro – conclude il Consigliere Mennea – le scelte sulle amministrative del PD Barletta sono sub iudice poiché è stato depositato un ricorso che ha come scopo quello di chiarire il comportamento politico del Circolo PD di Barletta e dell'ex Segretario regionale Lacarra».