Debiti fuori bilancio: il sindaco risponde punto per punto in consiglio

Cascella ribatte all'interrogazione del consigliere Catino

mercoledì 18 giugno 2014 19.35
Il consiglio comunale ora in corso è stato chiamato a trattare il delicato tema dei debiti fuori bilancio e delle transazioni nella convocazione odierna, questa volta sia sulla base di una interrogazione sia di atti istruiti. «ncora una volta devo rilevare – dichiara il sindaco Pasquale Cascella nel corso del consiglio - che il tema dei debiti fuori bilancio costituisce un obiettivo freno alle politiche di programmazione finanziaria - e non solo - di questa Amministrazione. Di qui l'insistenza perché tutti nella sede legittima – che è appunto, il Consiglio comunale – ci si assuma tempestivamente la responsabilità di chiudere un capitolo non particolarmente edificante della finanza pubblica cittadina.

L'occasione dell'interrogazione del Consigliere Claudia Catino consente, in effetti, di rifare il punto della situazione, cogliendo - come suol dirsi - fior da fiore, e proporre qualche riflessione sull'origine, il carattere e lo stato dei debiti fuori bilancio.

In merito alle richieste specifiche dell'interrogazione: Non posso però, in questa sede, sottacere che anche questi giudizi hanno a che fare con l'irrisolta questione della 167: espropri fatti con una certa cifra che adesso debbono essere compensati. Non solo. Ci sono altri giudizi meno automatici, delicati e complessi in corso, per i quali l'Avvocatura si è costituita e per il cui esito si dovranno attendere i tempi della giustizia. Si pensi al giudizio in corso con una società di costruzioni o a quello per una particolare lottizzazione che auspichiamo volgano a soluzioni non penalizzanti. Questa Amministrazione, insomma, si sta facendo carico dei provvedimenti come quelli all'ordine del giorno e di tutti quelli comunque incombenti, cercando di acquisire la fondatezza delle posizioni debitorie, la fonte di copertura sulla base dei principi contabili e la legittimità degli atti compiuti o da compiere.

Dobbiamo dare applicazione, infatti, a un principio fondamentale di credibilità della pubblica amministrazione, in base al quale l'organo consiliare ha il dovere di procedere al riconoscimento ogni qualvolta si ha la certezza che la prestazione sia avvenuta a favore dell'ente e della sua congruità, essendo chiaro che il riconoscimento dei debiti fuori bilancio è una operazione di regolarizzazione contabile che sana la violazione delle norme di contabilità pubblica. E nessuna Amministrazione che tenga al rispetto delle regole può sottrarsi a questo dovere. Una ragione in più per voltare pagina».