Damiani: «Si sono perse le tracce delle modifiche statutarie alla Bar.S.A.»

Doverosa attenzione per i lavoratori ma è bene fare chiarezza

sabato 7 febbraio 2015
«Condividiamo la doverosa attenzione che, nelle ultime settimane, si sta dedicando alle problematiche dei lavoratori dell'azienda Bar.S.A., con le cui rappresentanze sindacali ci siamo confrontati lo scorso 29 dicembre, in seguito alla lettura di un documento sindacale, nell'ottica di fornire anche il contributo dell'opposizione alla ricerca di soluzioni migliorative». Si pone come portavoce della minoranza il consigliere Dario Damiani, capogruppo di Forza Italia, intervenendo criticamente sulla questione della municipalizzata che appare troppo spesso come un "mistero istituzionale".

«Tuttavia, un discorso serio ed esaustivo sull'argomento - continua Damiani - non sarebbe completo se tralasciassimo un altro aspetto fondamentale della vicenda Bar.S.A. sul quale da troppo tempo ormai è calato il silenzio. Mi riferisco alle modifiche statutarie delle quali si è persa traccia, che peraltro andavano già fatte nel 2012 in applicazione della legge sulla spending review. Sin dall'insediamento di questa Amministrazione abbiamo chiesto a gran voce che fosse attuata la deliberazione dell'allora Commissario Prefettizio, relativa alla riduzione dei componenti del cda, nonché alla necessità di procedere all'affidamento del servizio esclusivamente in house, cioè a favore di società a capitale interamente pubblico. Mentre su quest'ultimo punto anche dopo l'indirizzo politico del Consiglio comunale si è provveduto a rilevare la quota del socio di minoranza Manutencoop, ignoriamo quale sia al momento la situazione in merito alle modifiche dello statuto necessarie anche per consentire il processo di rinnovamento aziendale attraverso la nomina di un amministratore unico: l'ultimo accenno alla questione risale al lontano novembre 2013, quando il sindaco con una nota ufficiale prospettava vari ipotetici scenari futuri per il destino della Bar.S.A. Un futuro che, purtroppo, per ora continua a rimanere tale, inspiegabilmente».

«Il riassetto societario, la ridefinizione dei suoi organi direttivi, la mission e un nuovo piano industriale sono step imprescindibili, tappe obbligate a cui ancora non ci si è adeguati. Quando si affronta l'argomento Bar.S.A., dunque, è bene fare chiarezza, a livello istituzionale e nei confronti dei cittadini, considerata la complessità delle questioni chiamate in causa: non ultima, quella su cui ci riserviamo di proseguire con momenti di approfondimento e di confronto per esaminare le difficoltà emerse in seguito all'avvio della raccolta differenziata porta a porta, relative ai vari aspetti organizzativi, ai turni, ad avanzamenti di posizioni, agli straordinari e alla salvaguardia dei livelli occupazionali».