Damiani: «Gemellaggio con Herceg Novi, perchè nuove procedure?»

«Si tratta un legame già operativo formalmente, procedimento dunque inutile»

giovedì 18 dicembre 2014 13.06
«Herceg Novi e il gemellaggio scomparso: una nuova pagina amministrativa di dubbia interpretazione si sta consumando in questi giorni a Palazzo di Città. In data 12 dicembre ho protocollato, a nome del gruppo consiliare di Forza Italia, un'interrogazione con la richiesta di chiarimenti in merito alla delibera di Giunta n. 263 del 28 novembre scorso, nella quale si stabilisce di avviare le procedure formali per gemellare la Città di Barletta con la Città di Herceg Novi». Interviene in una vecchia questione - di cui la redazione di BarlettaViva si era già occupata - il consigliere Dario Damiani, dopo l'appuntamento in sala rossa tra il sindaco di Herceg Novi, Dejan Mandic e le istituzioni locali ad inizio dello scorso aprile.

«Un atto che desta quantomeno stupore, poiché in palese contrasto con quanto attestano le cronache e gli atti pubblici del recente passato dai quali emerge che, già nel lontano 1969, le due città abbiano siglato un formale gemellaggio con una cerimonia ufficiale svoltasi nella città di Herceg Novi, sulla sponda opposta dell'Adriatico, con la partecipazione dell'allora sindaco di Barletta Avv. Michele Morelli. L'esistenza del gemellaggio, formale e quindi già operativo dal 23 settembre 1969, è documentata da copioso materiale fotografico e cartaceo dell'epoca, nonché confermata dall'AICCRE (Associazione Italiana del Consiglio dei Comuni e delle Regioni d'Europa), presso il cui Ufficio regionale esso risulta registrato».

«Non si comprende, quindi, la motivazione alla base di tale delibera, alla luce anche della circostanza della recente visita a Barletta, datata 4 aprile 2014, del sindaco di Herceg Novi Dejan Mandic. In occasione di quell'incontro, infatti, correttamente si è valutata la prospettiva di "rinsaldare" i rapporti tra le due comunità dopo un periodo di latenza, ma sulla base del presupposto di un gemellaggio già esistente. Cosa si cela, dunque, dietro questa inspiegabile delibera? Una svista, un errore frutto di scarsa conoscenza della recente storia cittadina? In tal caso l'Amministrazione ha l'obbligo di annullare l'atto in via di autotutela, evitando così di dare seguito a un procedimento del tutto inutile. Oppure vi sono altre motivazioni, a noi ignote, che spingono in questa direzione? All'Amministrazione le risposte, sperando di aver contribuito ad evitare un ulteriore brutto pasticcio burocratico
Gemellaggio Herceg Novi