Da Barletta l'iniziativa del compagno di scuola per ricordare Piergiorgio Cavallotto

Il giovane morì nel 1979, prima della maturità: l'amico Mario Dimatteo, oggi professore di fotografia, ha proposto il diploma post-mortem

lunedì 30 ottobre 2023 10.03
A cura di La redazione
Il barlettano Mario Ruggiero Dimatteo ha organizzato un'iniziativa in memoria di Piergiorgio Cavallotto, morto il 25 ottobre 1979 in seguito a un tragico incidente in moto nel tragitto casa-scuola a Torino.

Un diploma post-mortem verrà consegnato a Piergiorgio, grazie a una richiesta inoltrata dagli ex compagni di classe e dai familiari dell'allievo, che hanno trovato la collaborazione della Dirigente e Direttore dei servizi generali e amministrativi della scuola e il Collegio Docenti del Bodoni. A maggio è stata deliberata l'attribuzione del titolo di studio all'unanimità.

Insieme a Dimatteo, allora suo compagno di banco e oggi docente di Fotografia presso l'I.I.S.S. "Giuseppe e Léontine De Nittis", Cavallotto frequentava la classe 5^A all'Istituto Tecnico Industriale "G.B. Bodoni" indirizzo Arti Fotografiche a Torino (all'epoca era l'unico istituto tecnico per fotografi in Italia). La prematura scomparsa non gli permise di affrontare l'esame di Stato.

«Nell'era in cui non c'era internet e i rapporti umani erano molto consolidati, gli accadimenti ti prendevano in maniera molto forte, tanto più che il senso di appartenenza ad una scuola unica in Italia ci ha sempre portato a considerarci unici – racconta Dimatteo - per tutti noi della classe, a quell'età perdere un compagno in maniera così tragica ed improvvisa ha fatto nascere un legame di amicizia che non si è mai logorato».

Il conferimento del diploma post-mortem a Cavallotto avverrà domani, martedì 31 ottobre 2023, presso l'I.S.S. Bodoni-Paravia, nell'ambito dell'evento "Giovani Sguardi 2023 –Eat it up", che consiste in un'esposizione dei progetti foto, video e grafiche realizzati dagli studenti.

Nella stessa occasione sarà presentato "Non l'abbiamo mai fatta grossa", il libro dedicato alla memoria di Piergiorgio Cavallotto, nato da un'idea di Mario Ruggiero Dimatteo e scritto con il supporto degli altri compagni di classe, per raccontare la storia di "quella classe vivace e birichina, molto affiatata, bravi ragazzi a cui non fu difficile affezionarsi".

«Diventando docente e conoscendo le dinamiche che portano all'assegnazione dei diplomi di stato, mi sono adoperato personalmente per far concedere il diploma al mio compagno di banco – continua Dimatteo - a coronazione del percorso ho avuto l'idea di far conoscere agli altri studenti e non del Bodoni la nostra storia della classe e alcune vicissitudini personali».