Crollo di via Roma, la sentenza arriverà prima di Natale

Ascoltato in tribunale il perito per chiarire gli aspetti tecnici

giovedì 26 novembre 2015
"Una cosa è il metodo scientifico di cui si parla ai convegni, altra cosa è la perizia e dunque il caso concreto". E', in sintesi, quanto chiarito al Tribunale di Trani dal prof. Franco Bontempi, uno dei due periti nominati dal gip per l'incidente probatorio sulle cause del crollo della palazzina di Via Roma che il 3 Ottobre 2011 provocò 5 vittime. Per il docente de "La Sapienza" di Roma non c'è, dunque, contraddizione tra le conclusioni rassegnate con la perizia, per cui sarebbe bastato molto poco perché vi fosse un cedimento, e quanto dichiarato dallo stesso Bontempi nel corso di due convegni, dove, secondo quanto evidenziato dalla difesa dell'architetto Giovanni Paparella per far crollare l'edificio adiacente l'area della Srl Giannini (per l'appunto la palazzina di Via Roma) sarebbe servita un'azione molto forte. Un'udienza lunga basata su aspetti tecnici, vissuta su un serrato confronto con le tesi del consulente tecnico e dell'avvocato di Paparella, rispettivamente il professor Fabrizio Palmisano e l'avvocato Andrea Di Comite.

Dinanzi ai giudici, Bontempi ha sostenuto che nei convegni si parla di metodo scientifico e la singola vicenda costituisce solo uno spunto. Il cosiddetto modello matematico prescinde da fattori, diversi da caso a caso, quali l'altezza degli edifici, i materiali impiegati per la costruzione e così via. Esauriti i chiarimenti di Bontempi, il pubblico ministero Giuseppe Maralfa ha ribadito le conclusioni rassegnate nella requisitoria e dunque la responsabilità, a vario titolo, di tutti i 15 imputati. Si torna in aula l'11 dicembre per le repliche delle difese. La sentenza sarà pronunciata alcuni giorni dopo, comunque prima di Natale.