Crisi politica: resa dei conti, soluzioni, o un nulla di fatto?

Le incognite del Consiglio comunale di oggi

venerdì 14 marzo 2014 14.30
A cura di Edoardo Centonze
Resa dei conti, discussione risolutiva, o un nulla di fatto. Può essere ridotta alla scelta tra queste tre possibilità, l'esito che avrà il Consiglio comunale di questo pomeriggio. Determinanti saranno i contenuti delle comunicazioni politiche del sindaco Cascella, che dovrebbero (è bene continuare ad usare il condizionale, alla luce del Consiglio comunale dello scorso 10 febbraio) aprire la discussione consiliare sulla crisi politica in atto. Vedremo se di discussione politica si tratterà, o se andrà in scena il solito teatrino, nel quale veder volare gli stracci o veder celebrare la fiera delle ipocrisie e del non detto.

Chissà se sarà solo una coincidenza l'avvio della discussione, nella riunione di ieri della Giunta, su importanti provvedimenti, come la raccolta porta a porta dei rifiuti («introduzione del "porta a porta" per la sola frazione umida delle utenze non domestiche food presenti sull'intero territorio comunale, a decorrere da lunedì 7 Aprile, mentre dal successivo lunedì 19 Maggio potrà diventare operativo il servizio "porta a porta" a partire da tutte le utenze presenti nel Centro Storico e nel quartiere Patalini, mentre dal 1° settembre 2014 il servizio "porta a porta" potrà essere esteso all'intero territorio comunale»), il nuovo piano triennale delle opere pubbliche («per il primo anno di attuazione, tutte quelle opere che trovano copertura anche attraverso la rimodulazione di vecchi finanziamenti destinati ad investimenti in opere mai decollate», «negli anni successivi, l'obiettivo prioritario resta quello di intercettare la programmazione regionale dei fondi strutturali», «necessità di completare opere importanti, quali la soppressione dei passaggi a livello Rete Ferroviaria Italiana e di mettere in sicurezza immobili di rilevante importanza storico-culturale»), oltre che alla soluzione individuata per un nuovo dirigente dell'area tecnica (attualmente retta ad interim da Filannino, dopo le dimissioni di Merra), accedendo alla graduatoria del concorso svoltosi nel 2010 a Corato. O c'è da immaginare che Cascella farà leva non casualmente anche su questi elementi, nel corso del suo intervento? Certo, rimanere fermi non avrebbe alcun senso: non dimentichiamoci che incombe il termine ultimo per l'approvazione del bilancio di previsione 2014 al 30 aprile prossimo (salvo ulteriori rinvii ai quali assistiamo in Italia da molti anni a questa parte). Anche se, sul nuovo bilancio regna ancora assoluto silenzio.

A proposito di bilancio, Cascella comincerà le sue comunicazioni ufficializzando all'assemblea le dimissioni dell'ex assessore Chieppa, che aveva appunto le deleghe al Bilancio, Tributi e Società partecipate, e comunicherà di aver affidato ad interim quest'ultima delega al vicesindaco Rizzi Francabandiera, e le altre a se stesso. Decisioni comunque già note e attive da alcune settimane. Questione che mette comunque in luce la situazione di una Giunta mancante di due assessori, dopo le dimissioni di Villani e Chieppa.

Non tralasciamo infine l'importanza degli ultimi due punti all'ordine del giorno: il riconoscimento dei debiti fuori bilancio, relativi alle rievocazioni della Disfida (quasi 30mila euro) e alla Notte Bianca del 2012 (quasi 80mila euro). Approvazione che comunque non chiude il cerchio dei debiti fuori bilancio, legati alle attività estive di quell'anno: ci sono infatti debiti da riconoscere nei confronti di altri 11 fornitori dell'Estate barlettana. Oltre poi ad altri debiti fuori bilancio che sono all'esame della commissione Affari Finanziari.

Vedremo quindi quali saranno nel complesso i toni e i contenuti delle comunicazioni politiche del sindaco, e cosa faranno poi i gruppi consiliari, in primis quelli delle 4 forze politiche firmatarie del documento che ha aperto la crisi politica (definita "costruttiva"), cioè PD, Scelta Civica, Buona Politica, Lista civica Cascella Sindaco Insieme. Sarà importante verificare anche il comportamento delle opposizioni: presenteranno una mozione di sfiducia? Vedremo. Come già detto, un voto, di fiducia o sfiducia che sia, dovrebbe essere la conseguenza politica naturale di una discussione, che nei fatti è una verifica di governo. Vie d'uscita, senza soluzioni definite, rischiano solo di aprire una nuova stagione all'insegna del vivacchiare e del tirare a campare.