Coronavirus, novità per il contenimento: aumento delle multe e coordinamento con le Regioni

Il presidente del Consiglio mette in chiaro alcuni aspetti dopo che nella giornata di oggi era girata una bozza di decreto definita "superata"

martedì 24 marzo 2020 19.25
A cura di ELGA MONTANI
«Da stamattina assisto all'indebita diffusione di una bozza già superata ma vorrei precisare che si è creato dibattito sul fatto che l'emergenza sarebbe stata posticipata al 31 luglio, non c'è nulla di vero».

Con queste parole il premier Giuseppe Conte, durante una conferenza stampa a margine della riunione del consiglio dei ministri odierna, ha voluto mettere a tacere voci che da stamattina stavano creando panico e ansia nei cittadini.

«A fine gennaio - aggiunge Conte - abbiamo deliberato lo stato di emergenza nazionale per uno spazio di 6 mesi, ma non significa che le misure in vigore saranno prorogate fino al 31 luglio. Noi siamo pronti, ci auguriamo presto, a superare tali misure restrittive. Ci auguriamo che molto prima di quella scadenza possiamo tornare al nostro stile di vita, anzi mi auguro ad uno stile di vita migliore».

In merito alle novità relative a quanto discusso in consiglio, il presidente precisa che da oggi le multe per coloro che non rispetteranno le restrizioni dell'ultimo DPCM salgono, a livello pecuniario, ad una cifra che va dai 400 ai 3 mila euro, e che nel caso in cui la violazione venga effettuata utilizzando un veicolo la multa può essere maggiorata di un terzo, ma non ci sarà il fermo del veicolo in questione.

«Sono orgoglioso della reazione dei cittadini nel rispettare le prescrizioni - ha aggiunto - le forze dell'ordine stanno effettuando una attenta verifica e un monitoraggio del rispetto delle prescrizioni, ma la maggioranza degli italiani sta rispondendo bene. Ciascuno deve fare la propria parte per affrontare questa emergenza e poterci rialzare quanto prima. Se tutti rispettano le regole, infatti, consentono all'intera comunità nazionale di uscire dall'emergenza».

In merito inoltre all'annunciato sciopero dei benzinai, il premier ha voluto sottolineare: «La ministra De Micheli adotterà una ordinanza in modo da assicurare i rifornimenti in tutta la penisola, e venire così incontro ad alcune istanze. Mi auguro che non ci siano scioperi, come quello annunciato dei rifornitori di carburante, perché il paese non se lo può permettere. La filiera alimentare sarà, comunque, garantita e lo stesso sarà il rifornimento del carburante».