Consiglio deserto, maggioranza nuovamente al bivio

Pesano le assenze di ieri dei Pd Caracciolo, Scelzi, Ventura, Santeramo e di Scelta Civica

martedì 22 luglio 2014
A cura di Edoardo Centonze
Maggioranza nuovamente al palo in un Consiglio comunale, che alla fine neanche c'è stato. L'ennesima riproposizione di ieri di numeri traballanti, ha portato i consiglieri che sarebbero stati presenti a non presentarsi all'appello, per non incorrere nella mancanza del numero legale, quando ci sarebbero stati da votare otto debiti fuori bilancio, l'acquisizione di Palazzo della Marra e di altri beni demaniali. Lo scioglimento dell'assemblea è stato quindi immediato, e la seduta è andata deserta.

Le assenze in questione nella maggioranza sono state quelle dei due consiglieri di Scelta Civica, Grimaldi e Maffione, e quelle dei consiglieri Pd, Caracciolo, Scelzi, Ventura, Santeramo. Le prime annunciate con anticipo, le seconde in extremis. Nella riunione seguita alla mancata assemblea, tra buona parte del resto dei consiglieri e il sindaco, sarebbe stata messo in luce l'esistenza di un problema politico di fondo di cui prendere atto, e i consiglieri avrebbero sottolineato il dato di fatto delle loro presenze, a differenza delle assenze altrui.

Una situazione che emerge anche dalle parole di Cascella, rilanciate su Facebook: «La questione è se la difficoltà emersa in questa occasione sia tecnica o politica. Sapevamo che alcuni consiglieri sarebbero stati assenti e conoscevamo le loro ragioni, ma altre assenze si sono aggiunte e sono state giustificate praticamente all'ultima ora. Così come è giusto rilevare che molte presenze tra gli stessi gruppi della coalizione non hanno potuto palesarsi per estremo senso di responsabilità dei presenti proprio nei confronti della maggioranza nel suo insieme. Debbo gratitudine a ciascuno di questi consiglieri di maggioranza perché so quanto deve essere costata la loro scelta personale e politica di non rispondere all'appello. Avrebbero potuto farlo consentendo alla seduta di cominciare, ma al primo voto i numeri sarebbero inevitabilmente venuti a mancare e l'opposizione avrebbe potuto legittimamente far saltare l'ordine del giorno».

Tanto per cambiare, il problema politico di fondo resta ancora la composizione della Giunta. Oltre ai mal di pancia mai sopiti sulla squadra di assessori nel suo complesso, ad aver tenuto banco nell'ultimo periodo era stata l'ultima casella rimasta scoperta, cioè quella del bilancio, la cui delega è ricoperta ad interim da Cascella ormai da più di cinque mesi. Come abbiamo scritto, ad inizio luglio era circolato il nome di Savino Musti, considerato vicino al capogruppo del Pd Ventura. Motivo per il quale l'ipotesi è sembrata poi naufragare, lasciando comunque irrisolta la disputa sul completamento della Giunta.

Il Consiglio comunale di ieri è apparso così la prima occasione utile per ridare fuoco alle polveri. L'assemblea consiliare tornerà a riunirsi lunedì prossimo, ma al di là di questo, il futuro politico ritorna ad assumere sembianze nebulose e a popolarsi di incognite e insidie. Sullo sfondo, ancora una volta, restano la città e i suoi cittadini.