Consiglio Comunale: approvati punti rimasti in sospeso. Intanto Cannito ritira le dimissioni

Distribuita in aula nota di RFI in merito alla mancata consegna dei lavori in Via Andria

venerdì 1 dicembre 2023 12.10
A cura di Cosimo Campanella
Chi dopo le dimissioni (poi rientrate nelle ultime ore) di Cannito si aspettava ulteriori fuochi d'artificio in consiglio comunale in merito alla crisi aperta dal sindaco (assente durante la seduta) e alle evidenti crepe in seno alla maggioranza sarà sicuramente rimasto deluso.

Tuttavia il semplice fatto che dei tre punti di discussione del Consiglio Comunale dello scorso 24 novembre rinviati a causa della mancanza in aula del numero legale l'unico a non essere stato calendarizzato (quello sui contratti di quartiere) sia stato proprio quello che, per dirla alla Russell Crowe (o alla Guido Meda, per chi ama il motociclismo), ha scatenato l'inferno nella maggioranza, la dice lunga su quanto siano ancora agitate le acque tra le liste che hanno sostenuto Mino Cannito alle ultime comunali.

L'assise convocata d'urgenza per ieri 30 novembre ha invece riguardato l'approvazione dei due punti riguardanti: Più interessante si è invece rivelata l'ora dedicata alle domande di attualità, tutte a firma del gruppo del Partito Democratico, la prima delle quali riguardante la cura e la richiesta del censimento del patrimonio arboreo, alla luce della caduta di alberi di Viale Regina Elena dei giorni scorsi a seguito delle forti raffiche di vento.

A tale domanda ha dato risposta l'assessore Lucia Ricatti rivendicando interventi per circostanze simili già effettuati nei mesi scorsi, confermando l'intenzione di procedere a un censimento del patrimonio arboreo coinvolgendo anche scuole e associazioni ambientaliste, facendo inoltre presente la necessità di una ripiantumazione di alberi più confacenti alla conformazione urbana della città.

La seconda delle domande di attualità ha riguardato la perdita da parte del Comune di Barletta di finanziamenti regionali per l'ammontare di 500.000 Euro per la manutenzione dei corsi d'acqua e il rischio di perderne ulteriori 21.000 per la manutenzione del demanio idrico superficiale. Un tema posto nei giorni scorsi anche dal consigliere regionale Filippo Caracciolo.

La risposta dell'assessore Ricatti si è per lo più incentrata sulla mancanza di segnalazioni da parte della polizia ambientale che facessero emergere la necessità di interventi manutentivi per quanto riguarda i corsi d'acqua, precisando però, in merito all'ulteriore finanziamento da 21mila euro, il termine ultimo fissato per dicembre 2023 e l'intenzione dell'amministrazione di avvalersi di questi fondi.

La terza e ben più sentita domanda di attualità ha riguardato le ultime notizie, non certo positive, circa la mancata apertura del sottopasso ferroviario di Via Andria, ponendo soprattutto l'accento sulla dura lettera del sindaco Cannito nei confronti di RFI, circa le responsabilità di quest'ultima in merito alla mancata consegna dell'opera.

All'amministrazione è stato inoltre chiesto se il sindaco non fosse già a conoscenza di questa incresciosa situazione ben prima della lettera di questi giorni.

Assente il sindaco, ha risposto alla domanda ancora una volta l'assessore Lucia Ricatti, la quale ha messo al corrente l'assemblea dell'arrivo di una nota da parte di RFI che ha motivato lo slittamento della consegna dell'opera citando ritardi nell'approvvigionamento di materiali e procrastinando la fine dei lavori per gennaio 2024.

Per la cronaca, al termine dei lavori del Consiglio Comunale, si è proceduto alla consegna di una copia della nota di RFI a tutti i consiglieri prima di decretare alle ore 12:27 lo scioglimento dell'assemblea. Un'assemblea che, non avendo fatto registrare ulteriori scossoni all'interno della maggioranza già lasciava presagire il ritiro delle dimissioni da parte del sindaco. Ritiro delle dimissioni poi ufficializzato poco fa insieme alla nomina del nuovo assessore con delega all'ambiente, l'ingegner Giuseppe D'Alba (sempre in quota Forza Italia), che andrà a sostituire il dimissionario Pier Paolo Grimaldi. E a proposito del mancato ripristino dell'incarico per Grimaldi, nonostante il rientro della crisi, tutto lascia pensare che tra Forza Italia e le altre liste che compongono la maggioranza che sostiene Mino Cannito, l'ascia di guerra non sia ancora stata del tutto sotterrata.