Con le elezioni provinciali «muore la democrazia»

Nella polemica si aggiunge l'intervento dell'associazione "Io ci sono"

sabato 11 ottobre 2014
«Domenica 12 ottobre si nominano tra di loro i rappresentanti della Provincia di Barletta-Andria-Trani. Una Provincia che non è affatto morta perché continuerà tranquillamente e serenamente ad incassare i soldi dei tributi pagati dai cittadini, delle maggiorazioni, delle oblazioni, delle imposte locali, delle multe e sanzioni e chi più ne ha, più ne metta. Quello che cambia, invece, è il metodo quindi la classe politica locale ha capito per tempo che se si fosse andati al voto democratico si sarebbe registrata una percentuale di astensionismo di oltre il 70% e questo avrebbe significato la delegittimazione definitiva di un'intera classe politica locale». E' dura l'opinione espressa dall'associazione "Io ci sono", che si innesta nel coro di polemiche che stanno accompagnando l'avvicinamento alle elezioni provinciali, che si terranno domani ma che hanno estromesso la partecipazione diretta dei cittadini.

«Per evitare questa sconfitta preannunciata e per poter gestire nel silenzio più assoluto, nelle riunioni semi-segrete e nelle stanze dei bottoni il futuro dei cittadini di questo territorio e dei loro figli la casta, quella vera mascherata da benefattori spargifavori, ha definitivamente sepolto qualsiasi minimo diritto di partecipazione appropriandosi di quello che non può né essere venduto, né mercanteggiato, né barattato cioè la sovranità popolare quindi la Democrazia – si legge ancora nella nota diramata alla stampa dall'associazione - Domenica 12 ottobre sarà scritta una bruttissima pagina della storia italiana perché questo coincide con una tristissima deriva della Nazione che si vuole continuare a nascondere e mantenere in sordina.

Lunedì conosceremo chi continuerà a sedere sulle poltrone rosse del parlamentino provinciale e chi continuerà a gestire le enormi risorse che fanno capo e che continueranno a far capo all'Ente. Voteranno anche sindaci e consiglieri comunali ormai a fine mandato ma i loro nominati amministreranno la Provincia per i prossimi anni. Secondo voi un Sindaco o un Consigliere a fine mandato, che nel corso del suo impegno politico ha lasciato in bianco il compitino assegnatogli dai suoi elettori, al quale viene richiesto il voto dai suoi colleghi candidati, cosa altro si aspetta dalla politica?».