Comitato Pro Canne sui ritrovamenti archeologici: «Attendiamo di comprenderne la reale importanza»

La nota firmata dal presidente Nino Vinella

sabato 19 novembre 2022 11.41
A seguito delle notizie diffuse sul ritrovamento di resti archeologici nel cantiere per le opere in corso sulla linea ferroviaria Barletta-Spinazzola, il giornalista Nino Vinella, quale presidente del Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia ODV, anche a nome di Archeoclub d'Italia APS Sede storica di Canne della Battaglia Barletta, dichiara: «Dal nostro osservatorio presso la base di accoglienza nella Stazioncina di Canne della Battaglia, che presidiamo ormai da vent'anni in virtù del comodato d'uso sottoscritto con Rete Ferroviaria Italiana nel 2002 e che cerchiamo di mantenere al massimo decoro anche impiegandovi i percettori del reddito di cittadinanza attraverso i Progetti di utilità collettiva in accordo con il settore servizi sociali del Comune di Barletta come in questi mesi da inizio settembre a fine anno, abbiamo seguito lo svolgimento dei lavori in corso sulla linea Barletta-Spinazzola ospitando in questi spazi molto tempo prima che iniziassero le opere in corso i principali esponenti tecnici e dirigenziali del Gruppo nonché aver voluto facilitare i loro contatti con il mondo agricolo locale penalizzato dalla chiusura della strada provinciale 142 proprio durante la vendemmia appena terminata e conseguenti attività stagionali con la raccolta delle olive e quant'altro.

Ciò premesso come inquadramento della nostra mission associativa nell'ambito del Terzo Settore, commentiamo la notizia diffusa in merito alla scoperta di contesti archeologici come una scoperta tutto sommato annunciata ed anche abbastanza prevedibile data la situazione dei luoghi riconducibili o meno al teatro della famosa Battaglia di Canne del 216 avanti Cristo, o più verosimilmente ad altro tipo di sepolture di epoca successiva. Già verso la metà degli Anni Settanta, dall'altra parte della massicciata ferroviaria in direzione della Cittadella e di quella parte della collina sovrastata dalla colonna commemorativa posta dal prof. Michele Gervasio nel 1939, affiorarono durante operazioni di scasso al fondo agricolo numerosi resti ossei umani di cui si occupò la stampa regionale.

La realizzazione della Barletta-Spinazzola, di cui ricorrono i 130 anni dalla sua originaria progettazione del 1892, ha dunque avuto un notevole impatto nel cambiamento di scenario su questi luoghi fino alle vicine Terme di San Mercurio purtroppo abbandonate ad un triste destino di mancata sorveglianza e di valorizzazione.

Infatti, contrariamente a quanto sia diffusa questa falsa convinzione purtroppo mai abbastanza smentita dai fatti, il territorio di Canne della Battaglia viene presidiato dal Ministero della Cultura con due distinte strutture: la Direzione Regionale Musei Puglia (Antiquarium, Cittadina, Sepolcreti) e la Soprintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio per le province di Barletta-Andria-Trani e Foggia (Terme di San Mercurio e Fontana di San Ruggiero). Secondo noi, anche ai fini di una sempre maggiore valorizzazione in termini turistici, bisognerebbe tendere all'accorpamento sotto una sola ed unica governance».