Che fine ha fatto il Centro di Raccolta Rifiuti?

Rosa Cascella: «Doveva essere operativo già da mesi»

giovedì 7 luglio 2016
Un lunghissimo percorso partecipativo che aveva messo a confronto amministrazione e cittadini, un lunghissimo strascico polemico per la scelta della collocazione, e ora una lunghissima attesa senza alcuna notizia sull'effettiva funzionalità: tutto questo è il Centro comunale di Raccolta Rifiuti, che sorge in via degli Ulivi ma non è mai effettivamente divenuto operativo. Per questo il consigliere comunale del PD, Rosa Cascella, in qualità di presidente della Commissione consiliare Ambiente, ha voluto diffondere a mezzo stampa la sua delusione sull'andamento della vicenda.

«Era marzo 2014 - scrive Cascella - quando la Commissione Ambiente, da me presieduta, intraprese con gli abitanti della Zona 167 un lungo percorso di partecipazione che rendesse più chiare le finalità per cui veniva realizzato un Centro di Raccolta Rifiuti, una struttura destinata al conferimento di rifiuti differenziati di natura domestica e di materiali inerti come plastica, vetro, metallo, carta e cartone. Il Centro, ubicato in via degli Ulivi, avrebbe aiutato tutti quei cittadini che hanno difficoltà a conservare la spazzatura nei loro appartamenti, a liberarsi dei rifiuti senza dover attendere gli operatori Barsa e i turni della raccolta differenziata porta a porta. Abbiamo dato ascolto ai cittadini, portando a compimento un processo di partecipazione articolato e complesso: abbiamo tenuto conto delle loro richieste, apportando miglioramenti al progetto stesso, ponendoci come obiettivo quello di aumentare la qualità dei servizi offerti in un quartiere che negli anni era stato vittima di una cementificazione scriteriata e selvaggia.

Il Centro di Raccolta in oggetto, finanziato in gran parte dai fondi derivanti dal Programma Operativo 2007-2013 e, per una quota parte di circa 173mila euro, dal Comune di Barletta, avrebbe dovuto essere operativo già da mesi. Ma dopo numerose sollecitazioni, non abbiamo avuto più notizie. I giochi per bambini installati nell'area verde su cui il Centro è stato costruito, e che sono parte integrante del progetto, sono già stati oggetto di atti vandalici per via della totale assenza di un custode o di telecamere di videosorveglianza. Anche il tappeto erboso "di 5000 metri quadri quadrati attrezzato e ricco di verde (più di 1200 cespugli e più di 100 alberi con un fusto di 18 cm)", che era stato prospettato nel progetto iniziale, appare molto diverso dal terreno brullo e con qualche alberello presente oggi attorno al Centro di Raccolta. Un'opera diversa da quella discussa con i residenti del quartiere e che si deteriora ancor prima di aprire i battenti. Persa nei meandri della cattiva burocrazia o della pessima gestione amministrativa».