"Change the way": studenti in piazza anche a Barletta

Rete degli Studenti Medi: «Provincia e Patto Territoriale giustifichino le borse di studio alla Lum»

venerdì 15 novembre 2013
«Da troppo tempo ormai la scuola è in agonia, una situazione a cui l'Italia sembra essersi abituata. Le mobilitazioni e la sofferenza di tutto il mondo dell'istruzione e della cultura sembrano scorrere in silenzio davanti agli sguardi persi di una cittadinanza sempre più impegnata, a causa della crisi e dell'austerity, all'esclusivo soddisfacimento di bisogni primari che la rendono incapace di lungimiranza sociale. Per anni si è ritenuta una spesa e non un investimento importante, quello che riguarda la scuola pubblica e adesso gli studenti pagano un salatissimo conto in termini di formazione inadeguata agli standard internazionali, strutture fatiscenti e inesistenza di un sistema di welfare».

«Il Governo Letta ha mosso un primo passo nella giusta direzione grazie al dl "l'istruzione riparte" approvato al Senato, ma bisogna essere chiari nel dire che le risorse stanziate, oltre ad essere per la maggior parte previste solo per un anno, sono insufficienti a risolvere problematiche radicate e strutturali; finché queste persisteranno, il nostro Paese non avrà mai quello scatto in avanti in termini di crescita sociale, culturale e conseguentemente economica, necessario per porre fine alla disastrosa situazione attuale. È fondamentale INVERTIRE LA MARCIA investendo nella SICUREZZA delle nostre scuole con un Piano dell'edilizia scolastica che garantisca ambienti di studio e lavoro adeguati, varare una legge nazionale sul DIRITTO ALLO STUDIO che dia copertura legislativa anche agli studenti medi ed investire concretamente nei sistemi di welfare, rendere alla portata di tutti il TRASPORTO PUBBLICO garantendone la gratuità per gli studenti e per i giovani, assicurare la GRATUITA' DEI LIBRI DEI TESTO ed il loro comodato d'uso all'interno delle scuole».

«Crediamo, come sindacato studentesco,che garantire davvero un'istruzione pubblica per tutti sia la base di ogni ragionamento in tema di rinascita dell'Italia, e per questo apprendiamo con estremo rammarico l'inserimento, all'interno della Legge di Stabilità, di un investimento di 220 milioni di euro destinato alle scuole paritarie, una cifra pari a più della metà dei fondi stanziati per l'intero decreto legge sulla scuola. In questo senso, inoltre, chiediamo alla Provincia BAT e ai comuni del Patto Territoriale Nord-Barese Ofantino di giustificare l'erogazione di borse di studio destinate esclusivamente agli studenti della LUM, università privata che, grazie ad un bando dalla dubbia regolarità sul quale non è mai stata fatta chiarezza, ha aperto lo scorso anno una sede di tutoraggio a Trani. Nonostante le continue proteste di varie associazioni territoriali, si sta nuovamente per effettuare una spesa con soldi pubblici che non solo non coinvolge le migliaia di studenti che frequentano le altre università del nostro territorio, ma va a ridurre sensibilmente la quantità di risorse che invece potrebbero essere impiegate per migliorare la condizione dei soggetti in formazione delle nostre città; per esempio rimettendo sul tavolo politico la discussione riguardante il Reddito di Formazione, prevedendo servizi che agevolino l'accesso alla cultura degli studenti, tramite il possesso della carta "io studio", ad esempio, nei musei, teatri, cinema, mostre dell'hinterland, facendo nascere nuove biblioteche, centri culturali e aule studio per studenti medi e universitari».

«La Rete degli Studenti Medi ha avuto la possibilità di cominciare a discutere con l'Assessore comunale all'Istruzione Divincenzo, dei bisogni primari che gli studenti di Barletta hanno e delle difficoltà che affrontano ogni giorno, a cominciare dal forte dato dell'abbandono scolastico sino ad arrivare al tema dei trasporti. Avremo l'opportunità di disegnare un percorso di scelte condivise con l'amministrazione e di indirizzare l'attenzione verso i bisogni degli studenti e delle loro famiglie, con proposte concrete maturate in anni di sindacalismo studentesco, convinti che il Comune di Barletta debba fare una scelta forte e decisa, investendo senza riserve nella cultura e nell'istruzione per dare una nuova spinta alla città. Per dare forza alle nostre proteste e proposte, saremo in piazza venerdì 15 Novembre (partendo dal Liceo Scientifico Cafiero alle ore 9), data anche dello sciopero generale indetto dai sindacati nella BAT, perché siamo convinti è solo investendo in scuole e lavoro che si può realmente INVERTIRE LA MARCIA».