Centro di raccolta rifiuti, è scontro tra Centro Democratico e PD

Prosegue il botta e risposta sulla questione

domenica 27 aprile 2014 12.00
Continua a far discutere il centro comunale di raccolta rifiuti e la sua prossima futura ubicazione, che ha alimentato e continua ad alimentare la polemica politica. Parliamo in particolare dello scontro politico a suon di parole e comunicati tra il PD e Centro Democratico, cioè tra il partito principale della maggioranza e il partito che esprime attualmente in Giunta l'assessore all'Ambiente Pisicchio.

«E' vero, la spettacolarizzazione delle notizie esercita sempre una inconscia attrazione, da parte di chi le produce e da chi le recepisce, tanto più se "politica" e con il presagio di roghi mediatici - afferma Antonello Damato, consigliere comunale di Centro Democratico, rivolgendosi al PD - La recente nota divulgata dalla Commissione Ambiente interna al PD, lungi dal proporre soluzioni, amplifica vicende di interesse generale interpretandole in modo fazioso e, quindi, fuorviante. Manca quella che gli inglesi definiscono "ACCOUNTABILITY", per spiegare il "senso di responsabilità" delle scelte compiute anche a distanza di tempo».

La commissione Ambiente del PD era infatti intervenuta in risposta ad una precedente nota di Damato dei giorni scorsi, che richiamava le responsabilità amministrative del recente passato in merito al centro di raccolta, e le confrontava alla attuale «polemica, gratuita e alquanto collerica», chiamando in causa il PD pur senza nominarlo. «Siamo convinti - aveva replicato il PD, puntando il dito contro l'assessore Pisicchio - che i cittadini restano sempre più impotenti difronte ai tortuosi meccanismi della politica e della conseguente attività amministrativa, soprattutto in riferimento alla problematica "Rifiuti". La creazione del Centro Comunale di Raccolta, che sarebbe meglio identificare come "Ecocentro", a tutt'oggi, appare una scelta strategica senza progetto e senza un briciolo di comunicazione informativa che giustamente crea negli abitanti del quartiere sconcerto e preoccupazione. E' necessaria una informazione a tutto campo che demolisca definitivamente il termine dispregiativo di "discarica" e questo anche per le comunità straniere e diversamente abili (segnaletiche speciali e in lingua), deve essere orientata direttamente dall'assessore preposto che non deve avere né vuoti conoscitivi né scarsa conoscenza del territorio e dei suoi abitanti. Affidare una campagna di informazione così delicata ad una ditta esterna alla città, che se pur specializzata, non conosce il territorio, potrebbe trasformarsi ancora una volta in un inutile spreco di denaro pubblico».

«Definire i cittadini "impotenti di fronte ai tortuosi meccanismi della politica" - risponde Damato - pone, questa autorevole... affermazione, alcune perplessità. E' evidente che il PD, Partito di maggioranza relativa, non può esserne esente per aver costantemente ratificato delibere e indirizzo politico cittadino. Non può, quindi, lamentarsi dei menzionati meccanismi politici dei quali è parte e spesso anche artefice. Circa la creazione del Centro di Raccolta, essa viene definita quale scelta strategica "senza progetto e con vuoti conoscitivi dell' Assessore preposto nonché scarsa conoscenza del territorio", e qui le perplessità aumentano. I livelli apicali cittadini del Partito Democratico, dov'erano? forse non ricordano che il 26 marzo 2012, in Consiglio Comunale, il PD all'unanimità dei presenti approvò quel progetto ritenendolo "positivo per la città" senza "vuoti conoscitivi" e con la totale conoscenza del territorio. La proposta alternativa che oggi ci viene presentata parla di ulteriori centri di raccolta (mal comune mezzo gaudio?) e prevede una mera disquisizione terminologica in ordine alla parola da adoperare: ecocentro? Illustri letterati del PD sapranno chiarire».

«E siamo al 5 Luglio 2012 - continua - l'impegno della cementeria Buzzi Unicem fu di 300 alberi. Nessuna perplessità. E' innegabile e auspicabile una soluzione condivisa in mancanza della quale permarrebbe il segno triste di un vecchio modo di agitare la politica perché, al di là delle previsioni normative l'effettiva tutela di un diritto deve essere sempre verificata nella pratica. Da tutti. Nessuna parte politica esclusa».

«Infine - conclude Damato - la raccolta dei rifiuti porta a porta. Le perplessità si moltiplicano e, a nome dei cittadini responsabili si chiede come sia possibile la valutazione negativa di un servizio appena iniziato e se, eventualmente, tale atteggiamento da primi della classe non sia pretestuoso. Spetta, infatti, a chi governa descrivere i risultati dell' azione, e alle opposizioni le proposte alternative. Cioè al PD spetta farsi carico delle sue responsabilità di governo. E' probabile che il nuovo sistema di raccolta possa avere un impatto sulle abitudini quotidiane ma Centro Democratico ritiene che velate accuse di pressapochismo alimentino fumo e dubbi e non rechino un buon servizio alla Città. Impegniamoci tutti, politici e cittadini per la soluzione dei problemi della Città senza strumentalizzazioni di sorta».