Cementeria di Barletta, chiesta l'assoluzione per tutti gli imputati

La sentenza sarà pronunciata il 18 settembre

giovedì 14 giugno 2018 19.20
La Procura della Repubblica di Trani (pubblico ministero Simone Merra) ha chiesto l'assoluzione di tutti gli 8 imputati del giudizio abbreviato sul presunto disastro ambientale provocato dalla Cementeria Buzzi Unicem di Barletta. Alle stesse conclusioni sono giunti, com'era naturale che fosse, le difese.

Ormai da tempo rinunciataria alla costituzione di parte civile il Comitato Operazione Aria Pulita Barletta-Andria-Trani: l'avvocato Michele Cianci ritenne debole l'impianto accusatorio per insistere nella propria istanza. Ancora presenti, invece, le altre parti civili: Regione, Provincia, Comune.

Il giudice per l'udienza preliminare del tribunale di Trani Raffaele Morelli pronuncerà la sentenza il 18 Settembre.

In passato la Procura aveva chiesto il non luogo a procedere, disatteso però dall'ex gup Francesco Messina. Da quel provvedimento il fascicolo d'inchiesta dell'ex pubblico ministero tranese Antonio Savasta si diramò in due tronconi: da un lato il rito abbreviato con 8 imputati; dall'altro il dibattimento con altri 9. Anche quest'ultimo procedimento è ormai prossimo alla conclusione: a settembre sono previste le conclusioni delle parti.

L'inchiesta contestò fatti dal 18 febbraio 2012 in poi. Per quanto ricostruirono le indagini, ci sarebbero state "emissioni inquinanti rivenienti dalla combustione di rifiuti superiori al limite di legge prevista nell'ambito della tipologia dei rifiuti, trattandosi di un impianto ubicato nei 200 metri da insediamenti residenziali, con esposizione della popolazione al rischio d'inalazione di fattori inquinanti dannosi alla salute". A vario titolo e a seconda delle rispettive presunte responsabilità dei 17 imputati (tra i due procedimenti) il pm Savasta mosse le accuse di "delitto colposo di danno, delitti colposi contro l'ambiente, falso ideologico, abuso d'ufficio e violazione della normativa in tema ambientale sancita dal Decreto Legislativo n.152/2006".