Caracciolo: «Ridurre i rifiuti, 50% dell'ecotassa ai comuni»

La Regione stabilirà la ripartizione delle risorse

giovedì 6 ottobre 2016
«Con la proposta di legge già approvata dalla V Commissione Ambiente da me presieduta ed in data odierna dal consiglio regionale si intende destinare una parte della maggiore provvista del fondo regionale ai Comuni che presentino un adeguato progetto finalizzato a favorire la minore produzione di rifiuti, ovvero le attività di recupero di materie prime e di energia, con priorità per quelli che realizzano sistemi di smaltimento alternativi alle discariche, nonché a realizzare la bonifica dei suoli inquinati, ivi comprese le aree industriali dismesse, e che stiano sostenendo maggiori costi per assicurare la chiusura del ciclo dei RSU. La proposta prevede di destinare il 50% del gettito annuale derivante dall'applicazione della cosiddetta ecotassa come quota di finanziamento per i Comuni che stiano sostenendo maggiori oneri per il trasferimento e il conferimento dei rifiuti solidi urbani al di fuori del territorio provinciale».

Così il preciso intervento del consigliere regionale Filippo Caracciolo in qualità anche di presidente della V Commissione ambiente della Regione sulla proposta di legge 'Tributo speciale per il deposito in discarica e in impianti di incenerimento senza recupero energetico dei rifiuti solidi (c.d. ecotassa): destinazione straordinaria in favore dei Comuni'.

«La misura approvata - continua la nota di Filippo Caracciolo - ha natura temporanea e straordinaria e sino alla completa attuazione della riforma legislativa regionale sulla gestione del ciclo dei rifiuti perché diretta a preferire, sempre fatta salva la destinazione delle risorse provenienti dalla c.d. ecotassa, i progetti con finalità ambientale presentati da Comuni che utilizzano discariche ed impianti di trattamento situati a grandi distanze dai Comuni di produzione dei rifiuti, con conseguente aggravio dei costi e ricorso sistematico a discariche per rifiuti speciali non pericolosi di proprietà privata. La proposta di utilizzo della risorsa da parte dei Comuni dovrà necessariamente contenere interventi volti a favorire la minore produzione di rifiuti, ovvero le attività di recupero di materie prime e di energia, con priorità per quelli che realizzano sistemi di smaltimento alternativi alle discariche, nonché a realizzare la bonifica dei suoli inquinati, ivi comprese le aree industriali dismesse. Sarà compito della Regione accertare pertinenza e ammissibilità della spesa e stabilire la ripartizione delle risorse tra i Comuni. Si tratta di un altro esempio dell'attenzione della Regione Puglia in materia ambientale e sul tema dei rifiuti nonché dell'impegno a favore dei Comuni».