Capotreno aggredito da un migrante, arresto alla stazione di Barletta

Oggi i sindacati proclamano uno sciopero simbolico: «Vero allarme sociale»

giovedì 31 agosto 2017 10.15
Viaggiava senza regolare biglietto e per questo il capotreno gli ha intimato di scendere dal mezzo. Così un migrante - che viaggiava a bordo di un Intercity in transito sulla tratta Foggia-Barletta - si è scagliato con inaudita violenza nei confronti del dipendente di Trenitalia con calci e pugni, tentando di strangolarlo. Tutto questo è accaduto ieri pomeriggio all'altezza della stazione di Barletta. I colleghi del capotreno sono intervenuti per sedare la violenza e sono riusciti ad allontanare il migrante, che è infine stato arrestato a Barletta. Sulla vicenda sono intervenuti con una nota congiunta i sindacati Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uilt-Uil, Orsa, Ugl e Fast che hanno proclamano uno sciopero simbolico di dieci minuti per oggi pomeriggio.

«Questa aggressione – si legge nella nota – è l'ultima di una serie di episodi che attanaglia i lavoratori del personale ferroviario nell'espletamento delle proprie funzioni. Chiediamo alle Istituzioni di intervenire per ridurre i rischi dovuti ad aggressioni a bordo treno e nelle stazioni ferroviarie oltre a denunciare un fenomeno, quello delle aggressioni, che sta assumendo connotati di un vero allarme sociale. Bisogna rafforzare la vigilanza a bordo dei treni e nelle stazioni ferroviarie».

«Oggi pomeriggio, dalle 17 alle 17,10, incrocerà le braccia tutto il personale equipaggio treno (macchinisti e personale di bordo) ed il personale addetto all'assistenza alla clientela dipendente di Trenitalia. Contemporaneamente il personale di bordo effettuerà controlli esclusivamente laddove sussistano condizioni di sicurezza compatibili con l'espletamento delle proprie funzioni».