Capitaneria di porto, sequestrati 200 kg di bianchetto

Operazione di contrasto alla commercializzazione di questo prodotto illegale

venerdì 13 marzo 2015
Nelle giornate fra il 10 e 11 marzo, il personale della Capitaneria di porto – Guardia Costiera di Barletta, ha effettuato una operazione di contrasto alla commercializzazione del prodotto ittico sottomisura, conseguendo il sequestro di circa 200 kg di novellame di sardina, cosiddetto "bianchetto" (Sardina pilchardus). Il prodotto ittico è stato sequestrato nell'ambito di un'ampia attività di polizia marittima che ha interessato i venditori ambulanti sparsi per le vie cittadine nonché i fornitori di tale prodotto ittico vietato. Proprio a seguito di una mirata attività d'indagine è stato individuato e denunciato un individuo (ritenuto una sorta di "grossista") trovato in possesso di un ingente quantitativo di "bianchetto" pronto per essere suddiviso in centinaia di sacchetti e successivamente essere immesso sul mercato illegale.

La "sardina" è una tipologia di pesce molto comune nelle acque dell'Adriatico e molto apprezzato nell'alimentazione mediterranea, nonché consigliata dai nutrizionisti per le sue qualità e dai cardiologi nella prevenzione delle cardiopatie specie nelle persone affette da ipercolesterolemia, in quanto particolarmente ricca di acidi grassi essenziali omega 3. Il cosiddetto "bianchetto", invece, non sono altro che sardine nella fase giovanile della crescita, prima della maturità che raggiungono dopo circa 1-2 anni di vita. In questa fase ogni esemplare misura circa 2/3 cm e si pensi che in un chilogrammo di prodotto vi sono circa un migliaio di esemplari. Una sardina adulta, invece, raggiunge le dimensioni di 15-20 cm nel mare Adriatico.

Il contrasto a questo tipologia di commercio illegale assume una particolare rilevanza, sia da un punto di vista fiscale che di tutela biologica dell'ecosistema marino: quest'ultimo aspetto, da sempre cuore dell'attività delle Capitanerie di Porto. Si raccomanda a tutta la cittadinanza di astenersi dall'acquisto di prodotto ittico sottomisura, di cui le norme comunitarie ne vietano la pesca, la detenzione e la vendita, in particolare da venditori ambulanti: l'acquisto di questi alimenti senza alcuna informazione obbligatoria ai consumatori e senza alcun controllo sanitario, infatti, espone gli acquirenti ad un rischio della propria salute, nonché danneggia gravemente la possibilità di riproduzione delle specie illegalmente pescate. La Capitaneria di porto di Barletta è in prima linea per la tutela del consumatore e per la tutela dell'attività di pesca e proseguirà, in futuro, ad un controllo sempre più dettagliato della filiera della pesca sul territorio di giurisdizione.