Canali di scarico sulle litoranee, in arrivo nuovi fondi dall'Europa

Caracciolo: «Candidiamo Barletta alla nuova programmazione 2014/2020»

giovedì 5 marzo 2015 11.48
"Barletta si candida ufficialmente e con largo anticipo alla nuova Programmazione Europea 2014/2020 al fine di realizzare importanti opere pubbliche come quella che si riferisce all'adeguamento degli scarichi a mare dei collettori pluviali sulle Litoranee di Ponente e di Levante". A darne notizia è il presidente della V Commissione della Regione Puglia, Filippo Caracciolo, consigliere regionale del Partito Democratico, promotore di un incontro tenutosi in data 3 marzo in Regione alla presenza del dirigente alle Politiche per la riqualificazione, la tutela e la sicurezza ambientale e all'attuazione delle opere pubbliche della Regione Puglia ing. Antonio Pulli, del dirigente alle Politiche per lo sviluppo economico, lavoro e innovazione della Regione Puglia dott. Pasquale Orlando, dell'assessore alle Politiche per la Qualità del Territorio del Comune di Barletta, arch. Azzurra Pelle, del dirigente del Settore Lavori Pubblici del Comune di Barletta ing. Gianrodolfo Dibari e del funzionario del medesimo Settore, ing. Sebastiano Longano.

"L'incontro da me promosso - prosegue Caracciolo - è servito a fare chiarezza sugli interventi finanziabili, sulle tempistiche in essere e sulle modalità di partecipazione a quelli che sono i nuovi fondi previsti che la Regione Puglia dovrà attingere dall'Unione Europea. Si tratta di fondi che, come ben noto, mirano ad una crescita intelligente, inclusiva e sostenibile e con i quali sarà possibile realizzare opere pubbliche da tempo attese dai territori. Per la Città di Barletta, ad esempio, puntiamo ad apportare le opportune migliorie al locale sistema di fognatura pluviale.

La presenza di ben 14 canali tra le litoranee di Ponente e di Levante presuppone una grande opera di adeguamento dello scarico a mare dei collettori pluviali a tutela della costa, della pulizia del mare, della sicurezza ambientale e della salute dei cittadini. Per questo motivo, negli anni passati, a seguito delle nuove normative allo stato vigenti, il Comune di Barletta ha commissionato uno studio di fattibilità per un progetto da circa 10 milioni di euro che prevede l'adeguamento complessivo dell'impianto di fogna bianca, la realizzazione di impianti di trattamento per i canali H (quartiere Settefrati, zona artigianale via Foggia, Cimitero) e F (zona industriale via Trani) e la sostituzione dell'impianto di sollevamento del canale D (collocato in corrispondenza del Porto) con un impianto di trattamento delle acque. Allo studio di fattibilità si aggiungono, inoltre, i due progetti preliminari: il primo riguarda la realizzazione di un impianto di trattamento per il canale H mentre il secondo riguarda la messa in opera di un impianto di trattamento finale per il canale D in corrispondenza del Porto oltre alla realizzazione di un nuovo collettore di fogna bianca compreso tra lo stesso Porto ed il nuovo sottovia di via Andria".

"La riunione si è conclusa, su mia sollecitazione – evidenzia Caracciolo - con l'impegno da parte del Comune di Barletta a provvedere nel più breve tempo possibile ad un'istanza di finanziamento dell'opera. Nel contempo, in un'ottica di celerità e di ottimizzazione dei passaggi burocratici, si procederà alla stesura di un crono programma per eventuali interventi stralcio e all'approfondimento di eventuali pareri autorizzativi ad essi connessi. È stata mia premura, inoltre, evidenziare l'importanza di un intervento di estrema urgenza ed emergenza finalizzato ad adeguare il complesso sistema di scarichi a mare con i quali la Città di Barletta è costretta a fare i conti, risultando spesso motivo di inevitabili allarmismi e preoccupazioni da parte di tutti i cittadini fruitori della costa nella stagione estiva".

"L'altra novità emersa dall'incontro consiste nelle opportunità concesse dalla Regione alle imprese a garanzia della sicurezza ambientale. Si tratta di finanziamenti pubblici, previsti dal P.I.A. (Pacchetti Integrati di Agevolazione), finalizzati ad investimenti produttivi e che guardano all'innovazione delle stesse imprese. Con la formula del Consorzio - conclude Caracciolo - si potrà infatti accedere ai fondi regionali, con un sostegno fino al 45% del costo complessivo dell'intervento per potersi dotare ad esempio di impianti di trattamento autonomi di scarico a mare completamente sicuri ed a norma di legge"