Bilancio di previsione 2014, in ballo 8 milioni di euro di troppo

I partiti chiedono di rivedere le spese dei vari settori

sabato 12 luglio 2014 00.00
A cura di Edoardo Centonze
La discussione politica sul bilancio di previsione 2014, dopo settimane di silenzio, comincia ad entrare nel vivo. Mercoledì scorso si è riunito infatti il tavolo politico della maggioranza, alla presenza di sindaco e giunta. I bilanci comunali, come sappiamo, hanno ottenuto dal Governo il rinvio della scadenza per la loro approvazione, al 30 settembre, come aveva richiesto l'Anci. Visti i precedenti degli scorsi anni, viene da sé però il dubbio che tale rinvio non possa essere l'ultimo di quest'anno.

Il sindaco nei giorni scorsi avrebbe richiesto agli assessori una ricognizione del fabbisogno di ogni settore. Nella riunione di maggioranza, sarebbe emerso un quadro secondo il quale i numeri per il momento non tornano. Nell'ammontare del fabbisogno complessivo di ogni settore comunicato dagli assessori, ci sarebbero circa 8 milioni di euro di troppo. I partiti della maggioranza avrebbero chiesto di conseguenza di tagliare, per scacciare lo spettro di un nuovo aumento della tassazione. Nella prossima settimana la maggioranza tornerà ad incontrarsi, e potrebbero emergere ulteriori novità a riguardo. Sembrerebbe invece essere già naufragata l'ipotesi della nomina di un nuovo assessore, per la delega al bilancio, che al momento viene ricoperta ad interim dal sindaco Cascella.

Intanto ieri mattina si è riunita la conferenza dei capigruppo, che ha deciso la convocazione del Consiglio comunale per il prossimo 21 luglio alle ore 15.30 (sulla carta ovviamente). All'ordine del giorno; una nuova serie di debiti fuori bilancio, che sono in discussione in queste settimane in commissione Affari Finanziari; l'acquisizione di Palazzo della Marra; l'acquisizione di alcuni beni demaniali.

Un nuovo bilancio, per un'annualità che per il suoi 7/12 è ormai già trascorsa. Un altro bilancio, che chiamare previsionale è surreale. Del resto, situazioni analoghe attanagliano tantissimi comuni italiani. Uno scenario nel quale alle responsabilità locali, si uniscono le fortemente condizionanti responsabilità nazionali. Queste tuttora impediscono un reale cambio di passo verso la normalità, cioè verso il recupero del senso, sia delle parole, che della piena funzione di uno strumento fondamentale per la programmazione amministrativa, quale è il bilancio previsionale, che non merita di essere ridotto ad un mero anticipo di un bilancio consuntivo.