Bilancio 2014: dopo l'approvazione, continua il dibattito politico
Intervengono i consiglieri Damiani e Damato
lunedì 15 settembre 2014
A quasi una settimana dall'approvazione in Consiglio comunale del bilancio di previsione 2014, prosegue il dibattito politico sul tema e su quello che è stato l'andamento della calda giornata consigliare del 9 settembre scorso.«Premesso che le parole hanno sempre, in ogni situazione della vita, un peso non trascurabile, vi sono circostanze in cui esso diventa ancor più significativo, imponendo estrema attenzione nel loro utilizzo - così il capogruppo di Forza Italia, Dario Damiani, replica al sindaco Cascella - Leggo, in una nota ufficiale a firma del sindaco Pasquale Cascella, il disappunto nei confronti di chi ha osato criticare la modalità di approvazione dell'ultimo Bilancio previsionale 2014 con formula "dato per letto"; ciò perché, dichiara il primo cittadino, se ne sarebbe invece "discusso per 12 ore nel Consiglio comunale di martedì". Evidentemente, allora, il sottoscritto e il sindaco Cascella hanno partecipato a differenti sedute di Consiglio comunale: in quella del 9 settembre scorso, infatti, non si è mai arrivati a portare sul tavolo della discussione il contenuto analitico del Bilancio 2014, ma soltanto gli atti propedeutici all'approvazione dello stesso, che sono cosa ben distinta.
L'assise consiliare, pertanto - continua Damiani - non è affatto entrata nel merito delle singole voci quali: spesa corrente, spesa investimenti, mutui, piano opere pubbliche annuale e triennale, relazione previsionale e programmatica, cioè il cuore pulsante del documento contabile. La lunga discussione si è concentrata nella sua totalità sulle aliquote dei famigerati tributi locali, approvate le quali si è bypassato l'intero contenuto del Bilancio con la formula, appunto, del "dato per letto". Ciò ha impedito il confronto pubblico nella sede istituzionale del Consiglio su temi fondamentali come il Piano delle opere pubbliche, che annovera al suo interno, a titolo di esempio, gli interventi per migliorare la balneabilità delle acque marine, questione di scottante attualità in questi mesi. Dispiace leggere che l'avvenuta presa conoscenza del contenuto del Bilancio da parte dei singoli consiglieri venga equiparata alla discussione in pubblica sede, mai realizzata, di cui avrebbe potuto beneficiare non solo la compagine politica ma la collettività intera. In astratto, infatti, si invocano i principi guida della partecipazione e trasparenza, per segnare la discontinuità col passato; ma alla prova pratica, la maggioranza continua a rifugiarsi nelle formule di rito».
«Senza tralasciare l'aspetto fondamentale che venendo meno la certezza delle entrate salta anche il principio della programmazione - afferma il consigliere comunale di Centro Democratico, Antonello Damato - il bilancio non è uno spunto da televendita e neanche facile propaganda politica. E tantomeno è, come spesso lo si vuole fare apparire, uno spot intriso di magia terapeutica. Nel passato un Ministro delle finanze ebbe a dire che "il bilancio riflette vizi e virtù di un popolo" e pur nelle difficoltà e nella difficile situazione che stiamo vivendo, vincolati - come siamo - al contenimento della spesa e all'equilibrio dei conti, in attesa di una riforma che riduca il carico fiscale, con l'eredità di una situazione complessa resa ancor più difficile dai tagli del "governo centrale", l'Amministrazione Cascella ha agito con la responsabilità delle cose urgenti da fare e la consapevolezza dei sacrifici da compiere.
In questa situazione non è stato facile raggiungere il punto di equilibrio a tutela delle fasce dei contribuenti meno abbienti e se alcune decisioni si presentano come impopolari non rifuggiamo dalla responsabilità degli atti dovuti per le modifiche normative-fiscali imposte dal legislatore (IMU... TARES... PATTO DI STABILITA'...etc) la cui disciplina non sempre appare chiara, ma i cui rischi, in caso di inadempienza, sono concreti fino al fallimento.Per questo, dopo aver avuto la necessità di "aspettare" per avere maggiori dettagli dal governo sulle regole e sui numeri, a prescindere dai quali nessun progetto ha concreta possibilità di realizzazione, ritengo che - qualche volta - un passo indietro o considerazioni più ampie potrebbero diventare più coinvolgenti e più proficue del canto delle sirene, caro ad Omero ieri e alla opposizione oggi. Non è sicuramente buon segno di politica addomesticare la realtà a proprio piacimento e dimenticare le regole del buon senso sempre utili e necessarie per il raggiungimento del bene comune.
Conosciamo tutti le cose che andrebbero fatte e che sono sotto i nostri occhi. Solo non si possono realizzare tutte assieme per la severità imposta dalle norme e dai tempi. Ciò nonostante - e non è mio intendimento l'auto referenza - questa amministrazione è riuscita a garantire la stabilità di bilancio, a garantire gli interventi per le persone, le famiglie e la cura del territorio, a erogare i servizi per la collettività, a interrare gli elettrodotti, a pagare ingenti e numerosi debiti pregressi, a rendere ancora prioritarie le politiche sociali ed educative, trasporto scolastico e mense, l'impegno alla cultura, senza dimenticare i benefici già ottenuti con la raccolta "porta a porta" e quelli prossimi a conseguire. - conclude Damato - E, mi creda, non è stata cosa da poco».
L'assise consiliare, pertanto - continua Damiani - non è affatto entrata nel merito delle singole voci quali: spesa corrente, spesa investimenti, mutui, piano opere pubbliche annuale e triennale, relazione previsionale e programmatica, cioè il cuore pulsante del documento contabile. La lunga discussione si è concentrata nella sua totalità sulle aliquote dei famigerati tributi locali, approvate le quali si è bypassato l'intero contenuto del Bilancio con la formula, appunto, del "dato per letto". Ciò ha impedito il confronto pubblico nella sede istituzionale del Consiglio su temi fondamentali come il Piano delle opere pubbliche, che annovera al suo interno, a titolo di esempio, gli interventi per migliorare la balneabilità delle acque marine, questione di scottante attualità in questi mesi. Dispiace leggere che l'avvenuta presa conoscenza del contenuto del Bilancio da parte dei singoli consiglieri venga equiparata alla discussione in pubblica sede, mai realizzata, di cui avrebbe potuto beneficiare non solo la compagine politica ma la collettività intera. In astratto, infatti, si invocano i principi guida della partecipazione e trasparenza, per segnare la discontinuità col passato; ma alla prova pratica, la maggioranza continua a rifugiarsi nelle formule di rito».
«Senza tralasciare l'aspetto fondamentale che venendo meno la certezza delle entrate salta anche il principio della programmazione - afferma il consigliere comunale di Centro Democratico, Antonello Damato - il bilancio non è uno spunto da televendita e neanche facile propaganda politica. E tantomeno è, come spesso lo si vuole fare apparire, uno spot intriso di magia terapeutica. Nel passato un Ministro delle finanze ebbe a dire che "il bilancio riflette vizi e virtù di un popolo" e pur nelle difficoltà e nella difficile situazione che stiamo vivendo, vincolati - come siamo - al contenimento della spesa e all'equilibrio dei conti, in attesa di una riforma che riduca il carico fiscale, con l'eredità di una situazione complessa resa ancor più difficile dai tagli del "governo centrale", l'Amministrazione Cascella ha agito con la responsabilità delle cose urgenti da fare e la consapevolezza dei sacrifici da compiere.
In questa situazione non è stato facile raggiungere il punto di equilibrio a tutela delle fasce dei contribuenti meno abbienti e se alcune decisioni si presentano come impopolari non rifuggiamo dalla responsabilità degli atti dovuti per le modifiche normative-fiscali imposte dal legislatore (IMU... TARES... PATTO DI STABILITA'...etc) la cui disciplina non sempre appare chiara, ma i cui rischi, in caso di inadempienza, sono concreti fino al fallimento.Per questo, dopo aver avuto la necessità di "aspettare" per avere maggiori dettagli dal governo sulle regole e sui numeri, a prescindere dai quali nessun progetto ha concreta possibilità di realizzazione, ritengo che - qualche volta - un passo indietro o considerazioni più ampie potrebbero diventare più coinvolgenti e più proficue del canto delle sirene, caro ad Omero ieri e alla opposizione oggi. Non è sicuramente buon segno di politica addomesticare la realtà a proprio piacimento e dimenticare le regole del buon senso sempre utili e necessarie per il raggiungimento del bene comune.
Conosciamo tutti le cose che andrebbero fatte e che sono sotto i nostri occhi. Solo non si possono realizzare tutte assieme per la severità imposta dalle norme e dai tempi. Ciò nonostante - e non è mio intendimento l'auto referenza - questa amministrazione è riuscita a garantire la stabilità di bilancio, a garantire gli interventi per le persone, le famiglie e la cura del territorio, a erogare i servizi per la collettività, a interrare gli elettrodotti, a pagare ingenti e numerosi debiti pregressi, a rendere ancora prioritarie le politiche sociali ed educative, trasporto scolastico e mense, l'impegno alla cultura, senza dimenticare i benefici già ottenuti con la raccolta "porta a porta" e quelli prossimi a conseguire. - conclude Damato - E, mi creda, non è stata cosa da poco».