Basile: «Aiutiamo i bisognosi anche con le case popolari»

"Domande al Sindaco sugli sfrattati"

giovedì 11 giugno 2015 18.26
"Resto allibito dalla nota di Sel a difesa del vice-sindaco nonché assessore alle politiche sociali, Annetta Rizzi Francabandiera - interviene il consigliere comunale di centrodestra, Flavio Basile, capogruppo di Adesso Puoi -rispetto al mio duro intervento in Consiglio Comunale finalizzato a denunciare l'assenza di politiche di sostegno alle famiglie disagiate da parte dell'Amministrazione Cascella.

Dicono bene da Sel, sono stanco ed esasperato da questo atteggiamento tracotante ed irrispettoso nei confronti dei nostri concittadini elettori. Chi è stato eletto al governo, alla maggioranza della città ha il dovere di occuparsi di chi non gode, a causa della crisi e dell'assenza di lavoro, di una buona condizione economico-finanziaria. In questi due anni e mezzo, quale politica ha avviato questa Amministrazione al fine di contrastare la crisi, di incentivare la ripresa, di alleviare il disagio di tantissime famiglie di Barletta? Me lo spieghino l'Assessore Rizzi Francabandiera ed i suoi amici di Sel, tra l'altro, partito del presidente uscente della Regione Puglia, Nichi Vendola. Sinceramente, a parte i Cantieri di Cittadinanza ed il Lavoro Minimo di Cittadinanza, non ricordo nessun piano anti-crisi, nessuna misura finalizzata al reintegro sociale di questi cittadini meno fortunati di concerto con un governo regionale dello stesso colore di quello comunale. Tematiche rispetto alle quali mi sarei aspettato una maggiore sensibilità da questa Amministrazione e da Lei, in particolare, caro Assessore, in quanto per lunghi anni rappresentante del mondo sindacale.

Venendo alla questione sfrattati mi vien quasi da ridere quando sento parlare di "legalità" dal Sindaco Cascella e dalla sua maggioranza o quando mi viene precisato che non si tratta di "sfrattati" ma di "sgomberati". Mi spieghino il Sindaco e l'Assessore: "Chi ha concesso a questi concittadini di occupare abusivamente le case per anziani dell'ex distilleria? Chi ha fornito loro tutti i servizi provvedendo agli allacciamenti di acqua, luce etc.? Perché elevarsi a paladini della giustizia quando per 5 anni si è concesso questo abuso? Ma soprattutto, chi ha illuso questi concittadini della possibilità di ricevere una casa o meglio della possibilità di poter continuare a restare in quegli alloggi in eterno? Cosa ha fatto questa Amministrazione per risolvere tale problematica?". E' chiaro, è palese che su questa vicenda c'è una concreta responsabilità della politica barlettana al governo della città. Ci spieghi, inoltre, il centrosinistra perché da anni a Barletta non si costruiscono nuove case popolari e perché la graduatoria dagli anni '90 non è stata mai aggiornata. Sono queste le risposte e le verità che non solo i diretti interessati ma tutti i cittadini devono sapere! Mi auguro che qualcuno prenda a cuore queste questioni per invertire una tendenza negativa in una città dove anche se non si produce nulla per il bene comune si viene eletti in Consiglio Comunale.

Sicuramente, a queste domande non ci sarà risposta anche perché in queste ore le attenzioni della maggioranza sono ancora una volta rivolte al rimpasto della giunta e ad una nuova spartizione delle poltrone. Siamo alle solite manfrine con un Sindaco che non sta rispettando i patti presi con la città in campagna elettorale. Altro che cambiamento! Sindaco, tenga la schiena dritta, non si faccia mettere sotto schiaffo, non si pieghi alle logiche clientelari e perverse di questa città, non faccia come gli altri, rigetti al mittente ogni richiesta di rimpasto. Le lacrime di coccodrillo alla Maffei non portano da nessuna parte! Solo se sarà coerente con quanto promesso potrà recuperare un po' di consenso ed essere quanto meno ricordato dalla città di Barletta per esser stato rispettoso, con gli attributi ma soprattutto per aver mostrato quel briciolo di dignità che serve nella vita così come in politica!"