Barletta e il fenomeno dell’e-bike selvaggia

Nonostante controlli e sanzioni, le bici elettriche continuano ad essere un pericolo per autisti e pedoni

giovedì 12 agosto 2021 16.16
A cura di Cosimo Campanella
A poco più di un anno dalla tragedia di Via Andria in cui persero la vita tre ragazzi barlettani torniamo a parlare di giovani e giovanissimi in sella alle e-bike, e del loro fantasioso e alquanto discutibile modo di interpretare il codice della strada. Già, perché percorrendo le strade della nostra città, ci rendiamo perfettamente conto che il dramma dei tre ragazzi morti un anno fa e delle loro famiglie, sembra purtroppo essere servito a poco, nonostante i numerosi controlli e sequestri di e-bike non a norma effettuati dalle forze dell'ordine nel corso di questi mesi.

Lo scenario è grosso modo sempre lo stesso, vale a dire quello di ragazzi, spesso poco più che bambini, che in sella alle famigerate bici elettriche sfrecciano per la città ora contromano, ora a luci spente, ora sbucando a folle velocità dagli incroci e sulle piste ciclabili, ora procedendo lentamente a centro carreggiata magari in due (quando non addirittura in tre) sulla stessa e-bike, e marcando il loro territorio con inequivocabili "ooh" "uuh" rivolti ad autisti e pedoni infastiditi, degni delle bestie da soma che trasportavano per vigneti i nostri avi contadini di fine Ottocento.

Un andazzo sempre più diffuso che più passa il tempo e più sembra difficile da estirpare. Tutto questo fino al prossimo incidente e, Dio non voglia, fino alla prossima tragedia (perché li arriveremo di questo passo) dove già ci pare di sentirli i due cori: quello del "non giudicate", i cui appartenenti sono tali o perché parenti o amici del malcapitato o perché magari uno di questi giovani spericolati ce lo hanno in casa. Altrimenti c'è da scommettere che farebbero parte dell'altro coro: quello del "se la sono cercata".

In tutto questo scenario a tinte fosche (proprio come una e-bike che di sera viaggia in contromano e a luci spente) una piccola speranza viene dal Parlamento, dove in Commissione Trasporti pare si stia iniziando a discutere di targa, assicurazione e casco obbligatorio anche per e-bike e monopattini, il che nell'attesa di passare dalle parole ai fatti è già qualcosa