Avvisi collaborazione staff sindaco, le perplessità del PD

"Nell’avviso barlettano non vi è traccia di istruttoria per l’accertamento della professionalità dei candidati"

sabato 24 settembre 2022 18.03
"Viviamo un momento di drammatica crisi tra carovita ed esplosione delle bollette, in cui famiglie sono in difficoltà e le imprese rischiano di chiudere. Il Sindaco Cannito invece fa miracoli: invece che pani e pesci, moltiplica incarichi e costi (a carico dei contribuenti). L'ultima delle sue trovate è particolarmente intrigante, o inquietante" scrivono i componenti del gruppo consiliare PD. "Assumere tre collaboratori dove ne basterebbe uno, e senza alcun criterio chiaro di selezione. Ma andiamo con ordine. Il Comune di Barletta ha pubblicato un avviso di selezione pubblica per tre incarichi di collaborazione, uno di categoria C e due di categoria D. La durata del contratto offerto corrisponde al mandato del Sindaco. Oggetto della collaborazione: "collaborare con il Sindaco e la Giunta nell'esercizio delle funzioni di indirizzo e controllo e verifica ai fini della realizzazione degli obiettivi previsti dal programma elettorale amministrativo, dal Documento Unico di Programmazione, dal P.E.G. e dal P.I.A.O."
Solleva qualche perplessità già solo il numero di incarichi: tre collaboratori per funzioni che altrove, anche solo a guardare i Comuni limitrofi, sono svolte agevolmente da una sola persona. Ma tant'è. Non è questo il solo motivo di dubbi.
Questo tipo di selezione è frequente, e appunto ne abbiamo manifestazione in molti Comuni di ogni dimensione. Alla luce di un breve confronto tra l'avviso pubblicato a Barletta e quelli similari pubblicati altrove, ci si accorge di un omissis: praticamente ovunque, tranne che a Barletta, nella comparazione dei profili dei candidati, operata dal Sindaco, si tiene conto dello "spessore culturale e formativo, nonché delle esperienze lavorative e/o professionali ritenute significative ai fini dell'incarico da ricoprire".

Negli avvisi degli altri Comuni si parla spesso esplicitamente di settori quali il giornalismo, l'editoria, la comunicazione pubblica e istituzionale. A Barletta spessore culturale e formativo, esperienze pregresse lavorative e professionali sono invece, dobbiamo desumere, assolutamente insignificanti.
Allo stesso modo, nell'avviso barlettano, non vi è traccia di istruttoria per l'accertamento della professionalità dei candidati, della coerenza tra i ruoli svolti in passato e quello che si candidano a svolgere per il Comune e per il Sindaco. Istruttoria invece presente e descritta, dettagliatamente, negli avvisi degli altri Comuni, compresi quelli a noi limitrofi.

A proposito di comuni limitrofi: a Trani, per un incarico simile, la Commissione (composta da tre esperti) stilava, in base a un colloquio, una rosa di candidati da avviare al colloquio, finale e determinante per la decisione di attribuzione dell'incarico, con il Sindaco. In sintesi a Barletta: per svolgere il lavoro di una persona se ne assumono tre anziché uno; non è esplicitato alcun criterio di valutazione del percorso di studi o professionale; non c'è alcuna istruttoria per l'accertamento del curriculum; non vi è alcun tipo di preselezione (con una rosa ristretta di candidati), da parte di esperti, rispetto alla scelta finale del Sindaco. Crediamo siano state solo sfortunate e non volute sviste. Speriamo soprattutto che alla fine la scelta ricada comunque su professionisti validi e davvero utili per l'azione amministrativa, nonostante l'assenza di procedure e criteri chiari e trasparenti.

Siamo convinti che nessuno, tanto meno il Sindaco Cannito e la sua maggioranza, voglia utilizzare questo tipo di incarichi per offrire posti e stipendi a sostenitori, o peggio a candidati non eletti, come una sorte di compensazione o risarcimento. Per le sfide che Barletta ha davanti a sé servono le migliori energie, le migliori professionalità".