Antonio Sanguedolce nominato direttore sanitario della Asl BT

Eccellente curriculum, da docente ad autore di pubblicazioni scientifiche. Diversi gli incarichi direttivi già ricoperti

mercoledì 10 agosto 2011
Specializzato in Igiene e Medicina preventiva all'Università degli Studi di Bari con indirizzo in Igiene e organizzazione dei servizi ospedalieri, dirigente presso la Direzione Sanitaria dell'ospedale Miulli di Acquaviva delle Fonti dal 1994, Antonio Sanguedolce è stato nominato Direttore Sanitario della Asl Bt con delibera n. 1212 del 5 agosto 2008. Inserito nell'elenco dei candidati alla Direzione Generale della Asl della Regione Puglia, Sanguedolce ha ricoperto diversi incarichi: dal 1994 al 2000 per la Direzione Sanitaria del Miulli si è occupato dell'unità di valutazione dell'appropriatezza dei ricoveri, del Nucleo di Valutazione, del monitoraggio e della verifica delle Sdo, della istituzione e della regolamentazione dei day hospital e dei day surgery e dei dipartimenti, è stato responsabile dell'unità di Statistica ed Epidemiologia e del progetto "Ben-Essere" finalizzato all'integrazione dei servizi sanitari e sociali e alla razionalizzazione dei costi attraverso sistemi di telemedicina.

Dal 2000 al 2002 è stato direttore sanitario del presidio ospedaliero di Grumo Appula, per la Ausl Ba/3 è stato componente del Nucleo di Valutazione e direttore dell'unità operativa di Epidemiologia e Statistica mentre nel 2002 è stato nominato Direttore Sanitario di presidio ospedaliero al Miulli di Acquaviva. Sanguedolce ha ricoperto diversi incarichi di docenza anche presso le Università di Bari e Foggia, ha partecipato in qualità di relatore a numerosi convegni e corsi di formazione occupandosi prevalentemente di rischio clinico, infezioni ospedaliere e riorganizzazione del sistema ospedaliero.

E' autore di molte pubblicazioni scientifiche sulle infezioni da Hiv (è stato componente dell'unità operativa Aids dell'istituto di Igiene di Bari), infezioni ospedaliere, vaccinazione antipertosse, parto domiciliare, appropriatezza e inappropriatezza del ricorso all'ospedale, pianificazione nazionale e regionale, gestione del rischio specifico in sala operatoria, prevenzione degli errori in terapia.